FEDERICA PACELLA
Cronaca

Scuole in Lombardia, 9 crolli in un anno: metà sono senza agibilità o prevenzione incendi

In Lombardia si è concentrato il 13% dei cedimenti strutturali avvenuti in Italia. Tra gennaio e luglio denunciati 1.534 incidenti, quasi 200 in più del 2024

Tra settembre 2024 e settembre 2025 in Italia si sono verificati 71 crolli spesso dovuti a strutture vecchie

Tra settembre 2024 e settembre 2025 in Italia si sono verificati 71 crolli spesso dovuti a strutture vecchie

MILANO – Un fondo da 3 miliardi di euro in legge di bilancio per la messa in sicurezza nelle scuole, nuove indagini diagnostiche di soffitti e solai, per realizzare altre palestre e mense e per dotare finalmente di impianti di condizionamento tutte aule scolastiche. Lo ha chiesto Cittadinanzattiva al Governo, nel corso della presentazione del XXIII Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola“.

Cosa dicono i dati? Premettendo che, col Pnrr, molti interventi sono stati fatti anche in Lombardia, per la prevenzione antincendio, l’efficientamento energetico, il rinnovamento degli ambienti o la realizzazione di nuove strutture, tra settembre 2024 e settembre 2025 si sono verificati comunque 9 episodi di crolli, in altrettante scuole lombarde. A fare il pieno è Milano con 5 casi, seguito da Brescia con 3 e Como e Monza con 1.

Considerando che in tutta Italia si sono registrati 71 crolli, in Lombardia si è concentrato quasi il 13% dei casi. Non sono strettamente legati ai crolli, ma sono in aumento anche gli infortuni occorsi a scuola. Dal database online dell’Inail, che riporta gli infortuni denunciati per provincia, escludendo quelli avvenuti in itinere, in Lombardia tra gennaio e luglio sono stati denunciati 1.534 infortuni, contro i 1.357 dello stesso periodo del 2024. Tra le province, la concentrazione maggiore è nel Milanese (344), ma Bergamo e Brescia seguono molto da vicino, con 324 e 287, nonostante la popolazione scolastica sia decisamente inferiore rispetto a quella Milanese. Le cause degli infortuni sono spesso da ravvisare nella vetustà degli edifici.

Sul fronte della prevenzione incendi e dell’agibilità statica, la Lombardia è sopra la media nazionale: in regione, il 50,07% degli edifici ha la certificazione di agibilità statica contro la media nazionale del 37,2%, mentre il 44,49% ha il certificato di prevenzione incendi, contro il 34,07% della media nazionale. Per contro, questi dati rivelano che una metà è sprovvista di almeno uno di questi due presìdi di sicurezza. Molti istituti sono, del resto, datati: non a caso, solo l’8,88% delle scuole lombarde è progettata con normativa antisismica (di fatto, quelle più recenti), contro una media nazionale del 17%. Sul fronte energetico, ci sono sicuramente margini di miglioramento.

Le scuole lombarde sono quasi tutte dotate di impianto di riscaldamento (98,4%), ma solo il 2,9% ha pannelli solari. Inoltre, si è molto meno attrezzati contro le alte temperature: solo 7,3 scuole lombarde su 100 hanno impianti di raffrescamento o di condizionamento. Da Cittadinanzattiva, che ha presentato il rapporto alla Camera, arriva la richiesta dello stanziamento di fondi triennali “per investire in maniera continuativa sull’edilizia scolastica anche dopo il Pnrr e per dotare tutte le aule scolastiche di impianti di condizionamento”, come spiegato da Adriana Bizzarri, responsabile scuola dell’associazione.