
A lavoro (foto di repertorio)
Milano – Leggera crescita delle domande di ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, ma per Infermieristica in Lombardia i posti sono più dei candidati. Nel giorno in cui si sono svolti gli esami di ammissione per aspiranti infermieri, fisioterapisti, logopedisti e altri professionisti della salute, l’analisi dei dati sugli atenei pubblici curata da Angelo Mastrillo, docente dell’Università di Bologna in Organizzazione delle professioni sanitarie, dice che la Lombardia è tra le regioni in aumento o stabili per numero di domande di ammissione con un +1% medio fra le cinque università.
Domande di ammissione
Nel complesso, le domande di ammissione sono state 6.843 (erano 6.421 lo scorso anno) per 4.065 posti a bando, ovvero uno ogni 1,6 candidati, uguale allo scorso anno e leggermente sotto la media nazionale di uno ogni 1,8. Guardando però ai diversi corsi di laurea balza all’occhio il dato di Infermieristica: -8,9% sul totale regionale delle cinque università statali, dalle 1.555 domande dello scorso anno alle attuali 1.415 su 2.083 posti. In dettaglio, per le due Università che pubblicano i dati sul rispettivo portale: Milano statale “perde“ il 7,5% dei candidati passando da 613 domande a 567 su 815 posti; Varese vede una crescita del +10% da 159 a 175 su 249 posti. Il trend, che riguarda l’intero Paese, preoccupa perché va a innestarsi in un quadro già appesantito dalla carenza di infermieri rispetto alla domanda di salute che l’invecchiamento della popolazione comporta: se è vero che, complessivamente, i laureati in Infermieristica aumentano, non sono però sufficienti a coprire i pensionamenti.
Sfide e prospettive
“In questo delicato anno accademico – dichiara la Fnopi – sarà fondamentale analizzare, oltre al numero attuale dei partecipanti ai test, il numero finale di iscritti al primo anno di Infermieristica. Malgrado il crollo da più parti paventato e dato per scontato, la professione tiene e siamo orgogliosi degli sforzi compiuti con Ministeri, Regioni e Università per garantire un numero sempre maggiore di posti a bando. Le richieste di accesso non aumentano con la stessa proporzionalità, ma ciò accade nel contesto di un calo demografico”.
Situazione nelle città metropolitane
I dati peggiori arrivano dalle città metropolitane, dove costo della vita e caro-affitti non rendono più i grandi atenei meta ideale per i fuori sede. Per la Fnopi tra le cause strutturali di questo calo di appeal sono certamente da considerare: la mancanza di prospettive concrete di carriera; le retribuzioni inadeguate a fronte di responsabilità crescenti; carichi di lavoro eccessivi; difficoltà di conciliare vita lavorativa e familiare; scarso riconoscimento sociale; limitazioni ancora forti dell’esercizio libero tipico di gran parte delle professioni mediche e sanitarie. Resta Fisioterapia il corso più richiesto, anche con domande in aumento del +10,3%: da 2.137 a 2.358 su 350 posti a bando, con rapporto tra domande e posti disponibili di 6,7 che è maggiore del 6,5 nazionale.