
Chiamare i soccorsi in alta montagna non è sempre scontato: esistono servizi e sistemi di emergenza specifici
"Questo è il capitolo delle prevenzione terziaria: se capita un incidente, bisogna cercare di limitare gli effetti. Quindi, bisogna rendere il più veloce possibile l'arrivo delle squadre del soccorso e questo è possibile se si ha un telefono carico o un powerbank, visto che in inverno la batteria può durare di meno. Oppure il cellulare dopo un po' può smettere di funzionare. Allora, in montagna esistono sistemi di emergenza con abbonamento o senza (uso satelliti o militare). Se sono un abituè dell'alta quota e vado in zone isolate, mi doterò dunque di un sistema di chiamata di questo tipo.
Sul cellulare è possibile avere applicazioni specifiche per chiamate di emergenza, quello delle varie regioni se ce l'hanno (come Lombardia e Piemonte). Oppure, un altro sistema è il Georesq, un sistema che traccia la salita e ti aiuta a mandare una chiamata di urgenza con coordinate di emergenza e che è stato sviluppato dal Soccorso Alpino e messo a disposizione di chiunque dal Club Alpino Italiano grazie ai fondi del Ministero del Turismo.
Infine, ci sono i corsi organizzati da Cai (Club Alpino Italiano) o dalle guide alpine: giornate informative gratuite oppure corsi a pagamento, che consiglio sempre di fare. In montagna si va preparati. Nessuno andrebbe a fare sub senza aver avuto una formazione. Lo stesso dovrebbe essere per le escursioni in quota".