Allarme Oms, con la nuova ondata di Covid si rischia mezzo milione di morti

Il direttore Kluge: l'obbigo dei vaccini è l'ultima risorsa. Il green pass non limita libertà, ma la mantiene

Obbligo di mascherina in un land in Germania

Obbligo di mascherina in un land in Germania

Ginevra, 20 novembre 2021 - Cresce la paura in Europa, nel giorno di proteste particolarmente violente in Olanda e Austria  per una nuova e particolarmente violenta ondata di contagi. A certificare i timori ci pensa il direttore dell'Oms, Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, Hans Kluge che parla di altre  500 mila persone che  potrebbero morire in Europa per complicanze riconducibili al coronavirus Sars-CoV-2 entro marzo. Kluge  dice "molto preoccupato" per la nuova ondata di contagi nel Vecchio Continente. Un aumento dovuto, spiega, alla stagione invernale, alla scarsa copertura vaccinale della popolazione e alla maggiore trasmissibilità della variante Delta.  "Covid-19 è diventato ancora una volta la prima causa di mortalità nella nostra regione" ma , nel corso di una intervista alla Bbc,  ha anche rassicurato dicendo che "sappiamo cosa bisogna fare" per combattere la malattia. L'unico modo per evitare un alto numero di decessi è quello di vaccinarsi contro e rispettare le norme di distanziamento sociale. Anche "un maggiore uso della mascherina potrebbe aiutare", ha aggiunto.L'unica ricetta però , sarebbe il rendere obbligatoria la vaccinazione contro il coronavirus. Una scelta che sarebbe una ''ultima risorsa'' per contenere i contagi.  "Prima però ci sono altri mezzi come il Covid pass", ha detto Kluge, aggiungendo che questa "non è una restrizione della libertà, piuttosto è uno strumento per mantenere la nostra libertà individuale". 

"Mentre ci avviciniamo alla fine del 2021, la situazione #COVID19 in tutta la regione europea è profondamente preoccupante - ha  twittato Hans Kluge- e le notizie sono davvero gravi. L'Austria sceglie il lockdown e confina la sua intera popolazione, rendendo "obbligatoria la vaccinazione" da febbraio, diventando il primo Paese dell'UE ad adottare tali misure di fronte alla recrudescenza dei casi di Covid-19.  La Germania con oltre 63.924 nuovi contagi in 24 ore è entrata in uno "stato di emergenza nazionale" a causa dell'aumento degli infettati da coronavirus, afferma il capo dell'agenzia per il controllo delle malattie.  E anche la Slovacchia ha un quadro preoccupante con 9.117 casi. Mentre il tasso di infezione da Coronavirus nella Repubblica Ceca ha raggiunto un nuovo record per la seconda volta questa settimana, ha detto il ministero della salute locale. Il numero giornaliero è salito a 22.936 venerdì, quasi 500 in più rispetto al precedente record stabilito martedì".  

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Ecco i dati più recenti della diffusione del Covid in alcuni Paesi europei particolarmente sotto pressione

  • Germania  I nuovi contagi relativi alle ultime 24 oresono stati 63. 924. Esattamente una settimana fa erano 45.081. L'incidenza per 100mila abitanti su sette giorni è di 362,2 casi. Ieri erano stati 340,7, una settimana fa 277,4, il mese scorso 80,4. Il Covid ha provocato nelle ultime 24 ore nel paese la morte di 248 persone contro le 228 di una settimana fa. I dieci distretti regionali maggiormente colpiti sono quasi tutti in Sassonia e Baviera. Nella quasi totalità di questi distretti l'incidenza su sette giorni per 100mila abitanti ha superato i mille casi.
  • Gran Bretagna  Sono i 40.941 i nuovi casi di coronavirus confermati nell'ultima giornata . Inoltre sale a 143.866 il numero delle persone che sono morte in Gran Bretagna per complicanze riconducibili al coronavirus entro i 28 giorni dal test positivo al Covid-19. Lo ha reso noto il governo britannico, precisando che nelle ultime 24 ore sono decedute altre 150 persone. Il numero delle vittime sarebbe più alto secondo i dati pubblicati dall'Office for National Statistics, che parla di 168mila decessi registrati nel Regno Unito dove il  Covid-19 è stato menzionato nel certificato di morte.
  • Repubblica Ceca Nuovi record: nelle ultime 24 sono stati registrati 22.936 casi di Covid, quasi 500 in piu' rispetto al giorno precedente. Per la prima volta da aprile i morti hanno superato la soglia dei 100 morti, con 110 decessi. Il tasso di contagiosita' e' salito a 929 nuovi contagi su 100 mila residenti. 
  • Russia Anche qui si registra un altro numero record di decessi da Covid, con 1.254 contagiati morti nelle ultime 24 ore ed oltre 37mila nuovi casi. Secondo i dati forniti dal centro operativo nazionale per la lotta al Covid, il numero maggiore di contagi si è avuto a Mosca (3.239), San Pietroburgo (2.637) e la provincia di Mosca (1885). Per quanto riguarda i morti, 93 decessi si sono avuti a Mosca e 75 a San Pietroburgo. 
  • Slovacchia  Record di nuovi casi con 9.171 infezioni nelle ultime 24 ore, il dato più alto dall'inizio della pandemia. Lo ha reso noto il ministero della Salute, rilevando che la media giornaliera di nuovi malati è di 6.598 unità: anche questo dato è il maggiore registrato finora. Il Paese, che conta 5,5 milioni di abitanti, ha introdotto quello che il primo ministro Eduard Heger ha definito un «lockdown per i non vaccinati» all'inizio di questa settimana. Tra le nuove misure anche i test Covid-19 sui luoghi di lavoro. La Slovacchia ha finora somministrato almeno 4.895.694 dosi di vaccini  Covid, pari a due dosi per il 44,9% della popolazione. In totale i decessi sono stati 13.818. 

E in Italia? Il bollettino di sabato 20 novembre riporta ancora un aumento dei casi. Per iIl virologo Fabrizio Pregliasco, però l'Italia non rischia di essere una nuova Austria ma deve abbassare la guardia. Sono in centro a Milano per lavoro e vedo che purtroppo sembra di essere tornati al passato", con troppi comportamenti a rischio che violano le misure prudenziali anti- Covid e che "sicuramente non aiuteranno". Il virologo Fabrizio Pregliasco rilancia un richiamo a "rispettare il 'nuovo galateo'" che significa mantenere il distanziamento e indossare le mascherine anche all'aperto in caso di assembramento.  E poi "si devono fare scelte importanti e rapide", è il messaggio del medico alla politica: "Il Green pass deve diventare più stringente", sottolinea auspicando che l'Italia adotti il modello tedesco delle 2G, ossia che il certificato verde valga solo per i vaccinati e i guariti, e non anche per chi esibisce un tampone negativo. "Avanti con la rivaccinazione - aggiunge Pregliasco - ma soprattutto, lo ripeto, rispettiamo le regole".