Allarme Covid in Europa: dai lockdown al Green pass rafforzato, le regole Paese per Paese

La quarta ondata del virus sta travolgendo alcune zone. Emergenza in Germania e Austria, meglio la Spagna. E l'Italia?

Covid, un centro di vaccinazione a Vienna (Ansa)

Covid, un centro di vaccinazione a Vienna (Ansa)

La quarta ondata del Coronavirus è arrivata e sta travolgendo l'Europa: diversi i Paesi colpiti in maniera molto violenta e che si sono ritorvati costretti a prendere decisioni drastiche: dal lockdown per i non vaccinati al Green pass rafforzato. Ma vediamo nel dettaglio le nuove norme.

Austria

L'Austria è il primo Stato in Europa a introdurre l'obbligo vaccinale per tutti, a partire dal primo febbraio 2022. Il Paese è stato anche il primo in Europa a imporre il lockdown per i no vax, che da lunedì 22 novembre sarà esteso a tutti per almeno 10 giorni. Ai turisti stranieri è richiesto il Green pass, mentre non sono validi i tamponi rapidi.

Austria, lockdown e obbligo vaccinale: scatta la protesta

Germania

La Germania è il Paese che sta affrontando in maniera più drammatica l'impennata di casi, anche perché il motore economico d'Europa aveva affrontato le precedenti ondate della pandemia con numeri decisamente migliori di quelli dei suoi vicini. Non è più così, con decine di migliaia di contagi registrati ogni giorno. "Siamo in emergenza nazionale", la pandemia "ancora non è spezzata", ha detto il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn in una conferenza stampa a Berlino a fianco di Lothar Wieler, il presidente del Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco.

Il Senato tedesco, il Bundesrat, ha approvato la nuova legge quadro per il contenimento della pandemia, varata giovedì 18 novembre dal Bundestag. Pass sanitario per accedere al lavoro e ai mezzi di trasporto. La regola, in questi casi, è quella delle “3G” (geimpft, genesen, getestet): il certificato sarà valido per chi è vaccinato, chi è guarito dall’infezione e per chi è in possesso del risultato negativo di un tampone Covid.  La Germania ha poi definito nuove soglie ritenute critiche per la gestione della pandemia, oltre le quali scatterà invece la regola delle “2G” (geimpft und genesen, cioè vaccinati o guariti) sul modello austriaco. Verrà vietato l’ingresso a bar, ristoranti, palestre, luoghi di svago ed eventi culturali a chi è in possesso del pass grazie all’esito negativo di un tampone. Sarà permesso solo a chi è vaccinato o guarito. Le restrizioni scatteranno nei vari Laender quando si arriverà all’incidenza di tre ricoverati ogni 100mila abitanti. Se l’incidenza scenderà sotto questa soglia per cinque giorni consecutivi, la misura verrà allentata. Se invece l’incidenza salirà sopra i 6 ricoverati ogni 100mila abitanti, per poter accedere a luoghi sportivi, ricreativi, bar e ristoranti verrà richiesto un tampone negativo anche a vaccinati e guariti. Viene inoltre previsto l’obbligo di vaccino per il personale sanitario “a contatto con persone vulnerabili”. Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha fatto sapere di "non escludere il lockdown". Nel Laender più colpito di tutti, la Baviera, “sarà tutto chiuso, fino al 15 dicembre, tranne scuole e asili infantili”. Disdetti tutti i mercatini di Natale. 

Covid Germania, Merkel: "Situazione drammatica"

Quarta ondata Covid, la stretegia: regola delle 'due G'

Francia

In Francia a evidenziare la risalita dei contagi è invece il numero di classi nelle scuole che sono state chiuse a causa dell'epidemia: ha toccato il record dall'inizio dell'anno scolastico a settembre: 4.048 classi chiuse, lo 0,8% delle classi nel Paese ha annunciato il ministero dell'Educazione nazionale. Il precedente record era del 16 settembre, quando furono 3.300 le classi lasciate a casa. Con i casi raddoppiati rispetto a una settimana fa, Parigi valuta comunque nuove restrizioni. Intanto resta il certificato verde, che non viene però richiesto sui luoghi di lavoro, mentre per i turisti la tempistica dei tamponi obbligatori dipende dal livello di rischio dei Paesi d'origine. 

Olanda

Il Governo olandese ha annunciato un nuovo lockdown per fronteggiare l’avanzata del Covid. Questo ha prodotto il grande sdegno dei cittadini. Nel centro di Rotterdam, infatti, è scoppiato il caos. Notte di forti proteste in città, con numerosi manifestanti che sono scesi in piazza al grido di “libertà” e hanno fatto esplodere diversi fuochi d’artificio nonché lanciato oggetti contro la Polizia. Secondo quanto riporta Nos, proprio due agenti hanno sparato colpi di avvertimento e in due di questi sono rimaste ferite alcune persone. venti gli arresti. In Olanda preocupa molto la situazione dei contagi nelle scuole. Si pensa alla possibilità di estendere le vacanze scolastiche di Natale. "Tenere le scuole chiuse per un periodo più lungo è un modo efficace per tenere il virus sotto controllo - ha detto l'immunologo olandese Ger Rijkers al giornale 'Algemeen Dagblad' - I bambini sono incubatori del virus e contagiano gli adulti come chiunque altro". Non tutti i virologi sono però d'accordo rispetto a questa ipotesi: Marion Koopmans, membro del consiglio consultivo sul Covid, ha affermato che si potrebbero prevedere altre misure se i contagi non calano.  

Gran Bretagna

Contagi in crescita anche in Gran Bretagna, dove avanza una nuova variante, 'AY.4.2', che sarebbe "più contagiosa ma meno sintomatica". Londra ha comunque puntato tutto sull'immunizzazione di massa con il booster di vaccino, evitando di reintrodurre misure restrittive. Il sistema sanitario (Nhs) ha inserito nel suo passaporto vaccinale digitale anche l'indicazione sulla terza dose di vaccino per chi l'ha ricevuta.

Spagna

La Spagna è uno dei Paesi meno colpiti dalla nuova ondata Covid, nonostante l'assenza di obbligo di Green pass. Ciò si deve al tasso di vaccinazione record, con una copertura quasi totale tra gli over 70.  Anche i più giovani, seppur in misura minore, sono stati immunizzati e ciò ha contribuito a bloccare parte dei focolai nei luoghi di aggregazione. Il clima mite ha favorito gli incontri all’aperto e non al chiuso remando, almeno temporaneamente, contro il virus e l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici non è stato mai abbandonato. Oltre al certificato verde europeo, i turisti devono presentare un modulo governativo di sorveglianza sanitaria.

Grecia

In Grecia, da lunedì 22 novembre, arriva una stretta sui no vax. Chi non è immunizzato non potrà andare a ristorante e avere l'accesso agli altri "luoghi chiusi", tra cui cinema, teatri, musei e palestre. Per scongiurare nuove "morti evitabili", Atene ha inoltre stabilito di ridurre la durata del Green pass a 7 mesi per gli over 60 come incentivo ad affrettare la terza dose. "La Grecia sta piangendo vittime evitabili perché molto semplicemente non ha la percentuale di vaccinati di altri Paesi europei», ha detto il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

Ungheria, Russia, Repubblica Ceca e Slovacchia

Nelle ultime 24 ore l'Ungheria ha registrato 11.289 nuove infezioni, il dato piu' alto dall'inizio della pandemia. Il governo di Viktor Orba'n e' stato riluttante a imporre qualsiasi restrizione, ma da oggi scatterà l'obbligo di indossare le mascherine in tutti gli spazi chiusi tranne uffici e palazzetti dello sport, e agli eventi pubblici con piu' di 500 persone si potra' partecipare solo con il green pass. Una emergenza che si aggiunge a quella ormai cronica della Russia, che da settimane ritocca quotidianamente i suoi record di vittime (piu' di 1.200 al giorno) e a quella 'consolidata' in Repubblica Ceca, dove da lunedi' prossimo solo i vaccinati e coloro che sono guariti dal Covid negli ultimi sei mesi potranno accedere a bar, ristoranti, hotel e altri servizi. In Slovaccia, l'esecutivo ha annunciato un lockdown per i no vax sul modello austriaco - applicato anche dalla vicina Repubblica Ceca - e impone una quarantena ai turisti non vaccinati come la Germania.

Italia

E l'Italia? Crescono i timori delle Regioni per un Natale in 'giallo'  e per i costi dell'epidemia a carico delle finanze regionalì che qualche giorno fa il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e presidente della conferenza Regioni ha definito "insostenibili". I governatori sono scesi in campo per invitare il governo a prendere ulteriori misure e a riservare le eventuali restrizioni solo alle persone non vaccinate. Sollecitazioni che il governo però ha rispedito al mittente: fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che "non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco"sottolineando che i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell'Austria. Intanto i numeri di ricoveri e posti in terapia intensiva occupati salgono e qualche regione teme un imminente passaggio dalla zona bianca a quella gialla.