
I sommozzatori
Bolzano, 20 febbraio 2021 - Sono riprese questa mattina le ricerche del corpo di Peter Neumair, il 63enne scomparso il 4 gennaio insieme alla moglia Laura Perselli. Il cadavere della donna è stato trovato il 6 febbraio nel letto del fiume Adige, il livello dell'acqua era stato diminuito di trenta centimetri proprio per favorire le ricerche. Ricerche che invece per il marito erano state interrotte diversi giorni fa, dopo che era stata individuata una sagoma nel fiume.

Le indagini
Dell'omicidio di Laura Perselli e Peter Neumair - anche per quest'ultimo l'ipotesi è omicidio sebbene per ora non sia ancora stato trovato il corpo - è accusato il figlio Benno Neumair, attualmente in carcere. Ma come si è arrivati all'arresto del trentenne? Anzitutto a causa di numerosi elementi che hanno fatto pensare alla presenza di una sola persona in casa, dove è stata presumibilmente uccisa Laura Perselli: il fatto che la donna fosse appena rientrata e il fatto che siano state trovate tracce di acqua ossigenata giudicate in quantità eccessiva proprio nella casa della famiglia Neumair. Perché versarne a terra così tanta, se non per un maldestro tentativo di cancellare delle tracce? Inoltre la madre, Laura Perselli, si era lamentata del figlio Benno in diverse occasioni con un'amica.
L'arma del delitto
L'autopsia sul corpo di Laura Perselli ha rivelato che la 68enne è stata strangolata con una corda e non ha potuto reagire. Proprio questa tesi non depone a favore di Benno Neumair, visto che il figlio della donna è in carcere con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere e la tesi del medico legale rappresenta un masso notevole sulle sue spalle: il trentenne l'avrebbe colta di sorpresa, quindi essendo già in casa, e l'avrebbe strangolata con forza. Forza che proprio lui avrebbe vista la sua stazza e forma fisica.