Giallo di Bolzano, Laura Perselli vittima di un agguato

L'autopsia chiarisce le circostanze della morte della donna scomparsa col marito: non ha potuto difendersi

Laura Perselli e Peter Neumair

Laura Perselli e Peter Neumair

Bolzano, 17 febbraio 2021 - Un agguato per sorprenderla e ucciderla. Strangolandola senza che lei avesse la possibilità di difendersi. Così sarebbe morta Laura Perselli, la donna di 68 anni che era scomparsa da casa con il marito Peter I sommozzatori Neumair  il 4 gennaio e il cui corpo è stato trovato nel fiume Adige il 6 febbraio, quindi circa un mese dopo. L'autopsia svolta dall'anatomopatologo Dario Raniero ha permesso di capire, attraverso l'analisi delle lesioni al collo della donna, che Laura Perselli è morta a causa di uno strangolamento. Deceduta per asfissia, quindi. L'arma del delitto sarebbe una corda. Al suo assassino sono bastati pochi secondi per toglierle la vita. Laura Perselli era appena rientrata a casa e a dimostrarlo ci sono gli abiti che indossava quando è stata ritrovata nel fiume Adige. Abiti che di certo non erano quelli da lei utilizzati per rimanere in casa. Ecco quindi come potrebbe essere andata: la donna sarebbe rientrata in casa e l'assassino, che la stava aspettando con una corda, l'ha colta di sorpresa aggredendola e saltandole alla gola. 

Benno Neumair
Benno Neumair

A "deporre" contro il figlio, poi, ci sarebbero anche i messaggi che Laura Perselli ha mandato a un'amica. Messaggi nei quali si lamentava in maniera esplicita proprio dei comportamenti tenuti dal ragazzo nei confronti suoi e del marito. Ad aggiungere mistero al mistero c'è anche il fatto che le ricerche del corpo di Peter Neumair non abbiano ancora prodotto alcun risultato. Anzi, proprio nei giorni scorsi le ricerche nel letto del fiume Adige sono state sospese