
Il modello di Fiat500 a guida autonoma di Aida usato sulla Milano Serravalle
La Fiat 500 che, senza conducente, ha guidato in piena autonomia, senza neppure un controllo da remoto, servendosi dei propri sensori e dei propri algoritmi, sull’autostrada Milano-Serravalle, è solo l’ultimo di una serie di test su strada promossi nell’ambito del progetto Aida promosso dal Politecnico di Milano. Nessun conducente, dunque, ma neppure qualcuno che guidasse il mezzo con un joystick e un monitor da remoto: Aida ha fatto tutto da sè percorrendo 8 chilometri in autostrada calcolando da sé, grazie al programma computerizzato che elabora i dati dei sensori e sa quando accelerare, frenare, cambiare corsia. Auto e Intelligenza artificiale hanno superato brillantemente il test condotto il 7 maggio 2025. Ma non era il primo e, di certo, non sarà l’ultimo.
Cos’è Aida?
Aida è l’acronimo di Artificial Intelligence Driving Autonomous, ovvero il sistema di guida autonomo con Intelligenza Articiale, ed è un progetto di ricerca promosso dal Politecnico di Milano all'interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MoSt), che mira a sviluppare soluzioni avanzate di mobilità autonoma, con un’attenzione particolare agli ambienti urbani. Alla base vi è l’idea di una tecnologia affidabile, capace di operare in condizioni reali e complesse nel rispetto delle normative stradali, contribuendo così alla transizione verso un modello di mobilità sostenibile. L'obiettivo è quello di testare e applicare la tecnologia in contesti diversi, adattandola a vari livelli di complessità.
Dal Car-sharing al Robo-sharing
Tra gli scenari per il possibile utilizzo di Aida c’è il “robo-sharing”, una proposta che integra il car sharing con la guida autonoma. Insomma se oggi ci sono auto elettriche messe a disposizione dei conducenti per essere noleggiate per brevi spostamenti, il car sharing appunto, in un futuro neppure troppo lontano in città potrebbe arrivare il robo-sharing, un sistema con veicoli capaci di operare senza conducente per attività come la consegna del mezzo all’utente, il parcheggio, il trasferimento verso stazioni di ricarica o la riassegnazione a un altro utilizzatore. Il tragitto principale resterebbe invece a guida manuale, ma le operazioni automatizzate, svolte a velocità ridotta (massimo 30 km/h), contribuiscono a ridurre rischi e complessità. In caso di situazioni impreviste, il veicolo si arresta o accosta richiedendo l’intervento di un supervisore remoto, che può impartire semplici comandi di pianificazione. Non si tratta di guida a distanza, ma di un sistema supervisionato che opera con requisiti di rete limitati, come il 4G, e richiede l’intervento umano solo nei casi limite, che costituiscono una percentuale minima del totale. Il Robo-sharing consentirebbe di ridurre il numero di veicoli privati inutilizzati per gran parte della giornata. Le auto robotiche, se usate con frequenza, ottimizzano la resa, in particolare per quanto riguarda la durata delle batterie, razionalizzano gli spostamenti, rendendo i veicoli autonomamente capaci di raggiungere gli utenti, le colonnine di ricarica o i parcheggi. Ne derivano benefici in termini di efficienza energetica, riduzione delle emissioni e miglioramento della sicurezza stradale. Tuttavia, restano aperte alcune sfide, come la sostenibilità economica e la disponibilità del mezzo nel punto esatto in cui viene richiesto.
Intanto Aida e il Politecnico di Milano hanno avviato partnership che prevedono sperimentazioni in campo in contesti diversi. Progetti sono in corso a Milano, Brescia, Darfo Boario, sulla Milano Serravalle così come in contesti in cui si misura la velocità, in Italia e all'estero. Aida ha già battuto un record mondiale.
Aida Urban Opera: mobilità del futuro a Brescia

Con il progetto Urban Opera per l’ottimizzazione autonoma del trasporto urbano, è in corso la prima sperimentazione di robo-sharing con A2A nella città di Brescia, utilizzando una Fiat 500e. Il 22 gennaio 2025 il progetto ha raggiunto una tappa significativa: la Fiat 500 elettrica ha percorso il suo primo chilometro in modalità di guida completamente autonoma su strade pubbliche, in condizioni di traffico regolare. Questo risultato rappresenta l’avvio concreto della sperimentazione e un primo test operativo della tecnologia in un contesto urbano reale.
Urban Auto Labs: Milano laboratorio della mobilità futura
Con Aida Urban Opera Urban Auto Labs, il Politecnico di Milano porta la sperimentazione su scala cittadina, grazie a un progetto selezionato dal Comune di Milano all’interno del programma Living Lab. Il progetto prevede la sperimentazione di un veicolo autonomo lungo un tratto della circolare 90-91, una delle linee di trasporto più frequentate della città. Accanto alla sperimentazione tecnica, sono previsti laboratori partecipativi con cittadini, aziende e ricercatori per co-progettare soluzioni di mobilità che siano innovative, sostenibili e realmente aderenti ai bisogni della popolazione. Milano diventa così un banco di prova per l’evoluzione della mobilità urbana, con l’ambizione di trasformare la città in un laboratorio vivo di tecnologie e pratiche condivise.
Serravalle Future Drive, snodo del trasporto pubblico

Nel progetto Urban Opera Serravalle Future Drive, sviluppato con Milano Serravalle – Milano Tangenziali, la guida autonoma viene integrata nel sistema di trasporto pubblico. Il progetto prevede l’impiego di una Fiat 500e per realizzare un collegamento autonomo tra il Green Gate di Assago (zona Cantalupa) e la stazione della metropolitana Famagosta a Milano. Questa sperimentazione intende rafforzare l’interconnessione tra aree periferiche e nodi della rete pubblica di trasporto, migliorando l’accessibilità e testando la capacità della tecnologia di adattarsi a tratti urbani e autostradali. La navetta autonoma potrà quindi fungere da ponte tra differenti modalità di spostamento, rendendo la mobilità più efficiente e capillare.
Sharing for Caring per i più fragili a Darfo

Il progetto Aida Urban Opera Sharing for Caring, sostenuto dalla Fondazione Falck, si concentra sulla mobilità autonoma come strumento di inclusione sociale. L’iniziativa, che si svolgerà nel comune di Darfo Boario Terme, mira a sviluppare una navetta a guida autonoma pensata per anziani e persone vulnerabili, in particolare coloro che non sono più in possesso della patente. Grazie alla tecnologia, questi utenti potranno accedere a servizi essenziali come ambulatori, farmacie e strutture pubbliche, senza dover dipendere dal supporto di familiari o assistenti. L’obiettivo è restituire autonomia e dignità negli spostamenti quotidiani, favorendo una maggiore partecipazione alla vita sociale e comunitaria.
Aida e la velocità su pista: 318 km/h

Accanto alla sperimentazione urbana, Aida sta sviluppando una linea di ricerca dedicata alle prestazioni estreme dei veicoli autonomi, nell’ambito del programma Aida Performance. Il 24 febbraio 2025, presso il Launch and Landing Facility del Kennedy Space Center a Cape Canaveral, la Maserati MC20 Coupé modificata per la guida autonoma, ha raggiunto i 318 km/h, superando il precedente primato mondiale (312,8 km/h) stabilito dallo stesso team nel 2022. L’auto è stata interamente gestita dal pilota AI sviluppato al Politecnico, senza supervisione a bordo.
Già nel novembre 2024, durante una sessione di prova presso la pista dell’aeroporto militare di Piacenza San Damiano, la stessa vettura aveva raggiunto i 285 km/h, nonostante condizioni ambientali difficili, come una fitta nebbia. Si è trattato del primo record mondiale di velocità mai raggiunto da un’auto di serie guidata interamente da un’intelligenza artificiale, senza alcun controllo umano diretto.
Un ulteriore banco di prova è stato rappresentato dalla partecipazione, il 13 e 14 luglio 2024, alla 53a edizione del Trofeo Vallecamonica, dove la Maserati MC20 Cielo ha completato l’intero tracciato della cronoscalata in modalità completamente autonoma. Il percorso, tra le località di Malegno, Ossimo e Borno, presenta notevoli difficoltà tecniche, con pendenze accentuate, curve strette e una connettività ridotta, caratteristiche che hanno messo alla prova i sistemi di localizzazione e controllo del veicolo.
Fonte: Aida Politecnico di Milano