Coppia scomparsa a Bolzano: il mistero dell'acqua ossigenata

Due bottiglie acquistate dal figlio Benno: secondo i carabinieri avrebbe utilizzato la sostanza per pulire tracce compromettenti

Benno Neumair

Benno Neumair

Bolzano, 4 febbraio 2021 - Cosa se na faceva Benno Neumair di due bottiglie di acqua ossigenata? E' questa una delle domande a cui stanno cercando di rispondere gli investigatori altoatesini, impegnati nel tentativo di dare consistenza al quadro delle accuse rivolte al figlio di Laura Perselli e Peter Neumair, la coppia di ex docenti bolzanini scomparsa da un mese. Il ragazzo, 30 anni, insegnante di materie scientifiche alle scuole medie, appassionato di fitness, è in carcere quasi da una settimana con le accuse pesantissime di aver ucciso i genitori e di averne nascosto i cadaveri , che però ancora non sono stati ritrovati. Nell'interrogatorio di convalida del fermop si è avvalso della facoltà di non risponder e ai suoi avvocati Flavio Moccia e Angelo Polo continua a ripetere di essere innocente. Se deciderà di rompere il silenzio, però, dovrà spiegare agli inquirenti una serie di comportamenti tenuti in questo mese, considerati anomali. 

In primis le due bottiglie di acqua ossigenata che il giovane avrebbe acquistato dopo la sparizione dei genitori. La prima è stata sequestrata nel momento in cui Benno è stato bloccato mentre entrava in un autolavaggio insieme a una ragazza - non Martina, la commessa di origine argentina nella cui casa ha la notte in cui sono scomparsi Laura e Peter - per lavare la Volvo di famiglia, della seconda, invece, ci sono le prove dell'acquisto. Secondo i militari dell'Arma l'acqua ossigenata, sostanza dall'altissimo potere smacchiante, sarebbe stata utilizzata per pulire tracce compromettenti - sangue? - nell'appartamento dei Neumair in via Castel Roncolo e nella vettura stessa, prima che questi fossero messi sotto sequestro. Anche per questo i carabinieri della scientifica sono tornati nell'abitazione dove, secondo l'accusa, il giovane avrebbe ucciso i genitori, per un nuovo sopralluogo alla ricerca di indizi utili. Per altro i reperti trovati in casa e nella quattro ruote ma anche i dispositivi tecnologici sequestrati al culturista (smartphone, computer e chiavette usb) verranno analizzati con la formula dell'incidente probatorio, come da richiesta della difesa. La ragazza che era sulla Volvo con Benno quando i carabinieri lo hanno bloccato all'autolavaggio è stata già sentita come persona informata dei fatti. Non è indagata. 

Intanto continuano le ricerche dei corpi, il cui ritrovamento potrebbe imporre un'ulteriore svolta alle indagini.  Nei prossimi giorni sarà ridotta la portata del fiume Adige, limitando il deflusso delle dighe a monte che alimentano il fiume, per facilitare le ricerche di Laura e Peter. È stato deciso oggi dopo una riunione dei rappresentanti delle organizzazioni di protezione civile, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, che sono attualmente impegnati nelle ricerche. Alla riunione, coordinata dalla Procura, hanno partecipato, tra l'altro, i gestori dei bacini idroelettrici e della Alperia Greenpower. Sono state riassunte le operazioni condotte nelle settimane passate e sono state definite le future azioni di ricerca come richiesto dalla magistratura. Le zone di ricerca, fra fiume e sentieri di montagna, sono state suddivise fra diverse squadre.  Le operazione proseguiranno anche nei prossimi giorni.