Coronavirus in Lombardia, adesso il pericolo è la movida: "Episodi gravi e inaccettabili"

Da Milano a Brescia, da Monza a Lodi si ripetono le immagini di assembramenti all'ora dell'aperitivo

Assembramenti in centro a Brescia

Assembramenti in centro a Brescia

Milano, 24 maggio 2020 - Si motiplicano sui social e alimentano una lunga scia di polemiche le immagini di assembramenti tra giovani all'ora dell'aperitivo. Da Milano a Brescia, da Monza a Lodi scene fotocopia e identiche reazioni da parte dei sindaci e di cittadini indignati. E mentre i numeri relativi all'epidemia sembrano finalmente sotto controllo, lo stesso non si può dire del comportamento di pochi che, complice l'euforia post- lockdown, non rispettano le regole della fase 2: distanziamento e obbligo di indossare mascherina.  Situazioni che hanno suscitato nette reazioni da parte dei sindaci, con il primo cittadino bresciano che ha emesso un'ordinanza che limita l'orario di apertura dei locali e il collega Virginio Brivio che minaccia di fare lo stesso a Lecco.

A Milano, Giuseppe Sala ha annunciato che domani incontrerà il prefetto per fare il punto della situazione alla luce di quanto accaduto nel weekend. Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale della Lombardia, ha tuonato: "Episodi gravi e inaccettabili. Beppe Sala, Emilio Del Bono e tutti i sindaci della Lombardia non esitino a utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione, partendo dagli agenti della Polizia locale per punire chi non rispetta le regole.

Il governatore lombardo Attilio Fontana interviene nuovamente sulla movida selvaggia, invitando i sindaci a "punire non i gestori dei locali, già penalizzati dal lockdown, ma i clienti che dimostrano poco rispetto anche nei loro confronti". "Uscire non è più un divieto - scrive Fontana su Facebook - , ma il distanziamento e l'uso della mascherina sono fondamentali. Se non ci riuscite  ben vengano le misure restrittive dei sindaci ai quali ancora una volta chiedo rigore e fermezza".