Arnaldo Liguori
Cronaca

Divieto alla circolazione delle auto diesel Euro 5 in Lombardia: date, numeri e soluzioni

Cosa c’è da sapere sulle limitazionialle auto a gasolio nei comuni con oltre 30.000 abitanti: quanti veicoli sono coinvolti, il rinvio possibile e l’alternativa Move-In con limiti chilometrici

Il blocco della circolazione delle auto diesel Euro 5 è motivato dalla volontà di ridurre l'inquinamento ambientale

Il blocco della circolazione delle auto diesel Euro 5 è motivato dalla volontà di ridurre l'inquinamento ambientale

Milano – Fino a quando potranno circolare in Lombardia i veicoli alimentati a gasolio di categoria Euro 5? È su questa domanda che si concentrano le preoccupazioni di migliaia di cittadini e le tensioni della politica regionale e locale. In base alle norme attualmente in vigore, dall’1 ottobre 2025 fino ad almeno il 31 marzo 2026 le auto diesel Euro 5 (ossia immatricolate tra il 2009 e il 2015) non potranno più circolare nei comuni con più di 30 mila abitanti. Il divieto vale tutti i giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30 (escluse festività). Chi circolerà rischia una multa di importo compreso tra 168 e 679 euro.

Questa norma, che si applicherebbe in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, potrebbe tuttavia cambiare prima dell’inizio del blocco della circolazione. Ci sono molti esponenti di Regione Lombardia e delle altre regioni che spingono per posticipare la data. Ma soprattutto, c’è il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini a lavorare in tal senso: mercoledì scorso, ha dichiarato che sta lavorando a un emendamento per rivedere il divieto.

Perché esiste il divieto

Il divieto era stato approvato con un decreto firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel settembre del 2023, recependo le indicazioni europee. Lo scopo è ridurre l’inquinamento in una delle aree più inquinate d’Europa, la Pianura Padana, che presenta livelli di PM10 e PM2.5 regolarmente sopra i limiti di sicurezza (50 microgrammi per metro cubo), con concentrazioni in Lombardia frequentemente tra 70 e oltre 100 microgrammi. Questo inquinamento ha pesanti impatti sul sistema sanitario e la mortalità nella zona: soltanto nel 2021, in Lombardia, si sono registrate quasi 18 mila morti premature a causa dell’esposizione al PM2.5 sopra i limiti.

Quanti sono i veicoli interessati

Chi contesta l’introduzione della norma sostiene che molti cittadini non hanno i soldi per sostituire l’auto, soprattutto tra le fasce meno abbienti. La sostituzione dei veicoli inquinanti con auto ibride o elettriche comporta costi molto alti, non sempre compensati da incentivi adeguati o disponibili. Ma quanti sarebbero i lombardi interessati dai nuovi divieti? Una risposta è fornita dai dati pubblicati dall’Automobile Club d’Italia, un ente pubblico che tutela gli interessi dell’automobilismo e ogni anno censisce il parco veicoli italiano. 

Secondo i dati del 2025, in Lombardia circolano 484.300 auto alimentate a gasolio di categoria Euro 5. A cui si aggiungono le auto di classe inquinante inferiore (Euro 0, 1, 2, 3 e 4) che già non possono circolare. Le province con più veicoli interessati sono le più numerose: Milano, Bergamo e Brescia.

Quanto costa cambiare auto

Quanto può costare cambiare auto? Oggi un’utilitaria nuova in Italia parte mediamente da 15.000-20.000 euro, mentre modelli più ampi possono superare i 30.000 euro. Nel 2023–24 il prezzo medio di una vettura nuova ha sfiorato i 30.000 euro, segnando un aumento del 43 per cento rispetto al 2019. Il mercato dell’usato offre auto Euro 6 tra 10.000 e 15.000 euro, ma la domanda in crescita – proprio a causa dei divieti – sta facendo impennare i prezzi.

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La soluzione del Move-In

Detto questo, esiste già una possibilità per continuare a utilizzare veicoli inquinanti anche durante i periodi di blocco alla circolazione: si chiama Move-In (Monitoraggio dei veicoli inquinanti) ed è stato adottato da tutte e quattro le regioni del bacino padano. Il sistema consente di circolare entro un limite massimo di chilometri annui, che varia tra 1.000 e 8.000 chilometri a seconda del tipo di carburante e della classe ambientale del veicolo. Move-In si basa su un dispositivo GPS installato a bordo dell’auto, che registra gli spostamenti. Il servizio è a pagamento: 30 euro per l’installazione del GPS e 20 euro l’anno per l’abbonamento.