DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Ponte sull’Oglio chiuso da 2 anni: "Ora i ristori"

CALVATONE (Cremona) Le imprese di Calvatone e Acquanegra sul Chiese possono contare sui ristori della Regione. La chiusura del ponte sul...

CALVATONE (Cremona) Le imprese di Calvatone e Acquanegra sul Chiese possono contare sui ristori della Regione. La chiusura del ponte sul...

CALVATONE (Cremona) Le imprese di Calvatone e Acquanegra sul Chiese possono contare sui ristori della Regione. La chiusura del ponte sul...

CALVATONE (Cremona) Le imprese di Calvatone e Acquanegra sul Chiese possono contare sui ristori della Regione. La chiusura del ponte sul fiume Oglio per ragioni di agibilità nel giugno di due anni fa ha messo a dura prova le imprese, sulle sponde cremonese e mantovana. Venerdì è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno dei consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Marco Carra, che impegna la Giunta a riconoscere dei ristori, per sostenere le imprese gravemente danneggiate dalla chiusura. I consiglieri dem venerdì erano sul ponte insieme al sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio, ai circoli Pd locali, ai rappresentanti del Comitato Ridateci il ponte, alla sindaca di Calvatone e a commercianti. "Finalmente, dopo mesi di battaglia sul territorio – spiegano i dem – con il nostro ordine del giorno accolto dal consiglio regionale si potranno prevedere ristori per le imprese danneggiate, quando per la Regione la questione sembrava chiusa, ma ora si è preso un impegno e ci aspettiamo che lo prenda sul serio. Non ci accontenteremo, poiché non è possibile lasciare sole le comunità, i cittadini e le imprese penalizzati fortemente da questa chiusura".

È una lotta contro il tempo: il rischio è che i danni subiti dalle imprese in questi due anni possano trasformarsi in un’inevitabile chiusura. "Ora serve fare presto – proseguono i consiglieri Piloni e Carra – le difficoltà delle imprese vanno sostenute per evitare la desertificazione economica di questo territorio, con esercizi commerciali già chiusi e altri che registrano un calo di fatturato di almeno il 50%, con lavoratori penalizzati da tempi e costi di percorrenza raddoppiati. Il ponte provvisorio non sarà pronto prima del marzo 2027. Come è stata trovata la soluzione per il ponte chiuso a Casalmaggiore, si proceda anche per Calvatone e Acquanegra".

Daniele Rescaglio