DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

La bellezza del borgo in un murales

PIZZIGHETTONE (Cremona) Un murales, nel segno della migliore “street art” per raccontare la bellezza di Pizzighettone. È l’opera che stanno realizzando...

PIZZIGHETTONE (Cremona) Un murales, nel segno della migliore “street art” per raccontare la bellezza di Pizzighettone. È l’opera che stanno realizzando...

PIZZIGHETTONE (Cremona) Un murales, nel segno della migliore “street art” per raccontare la bellezza di Pizzighettone. È l’opera che stanno realizzando...

PIZZIGHETTONE (Cremona)Un murales, nel segno della migliore “street art” per raccontare la bellezza di Pizzighettone. È l’opera che stanno realizzando i ragazzi della cooperativa “Gli amici del libro”, trasformando quindi il cortile della loro sede in una vera e propria galleria. I ragazzi sono guidati dalle mani esperte dell’artista Marco Sudati, da anni impegnato alla guida del loro percorso artistico nella cooperativa. Nel murales, che si estende su un muro lungo venti metri, nel cortile sede della cooperativa in Gera, c’è tutto il paese di Pizzighettone e la sua bellezza. Il tema lungo il quale si sviluppa l’opera è infatti “El me paés”, con la raffigurazione di tutti i suoi luoghi simbolo così cari alla comunità “Ghè el Turiòn, la césa de San Pédèr, l’Ada e Gèra e tante altre bèle robe. L’è propi bèl El me paés”.

Nei giorni scorsi, seguendo il metodo dell’arte condivisa sono iniziati i lavori per la realizzazione: con metro e gesso, i giovani si sono messi subito al lavoro con entusiasmo. Il progetto darà la possibilità a ciascuno dei giovani di lasciare il proprio segno: la coralità dell’opera unisce voci e visioni diverse in una stessa storia, trasformando un semplice muro in un vero e proprio manifesto di inclusione e amore per la propria comunità. E così segni e visioni diverse, saranno in grado di rendere l’anima di Pizzighettone e il senso di appartenenza a un paese che si riconosce nella sua storia e nelle sue bellezze. "Non si tratta solo di dipingere un muro – sottolinea l’artista Sudati – ma di costruire uno spazio in cui i giovani possano esprimersi, sentirsi ascoltati e agire insieme. L’arte partecipata non valorizza solo il risultato finale, ma soprattutto il percorso". L’opera, una volta ultimata, verrà presentata al territorio.

Daniele Rescaglio