
Il parroco don Angelo Storari e Rita Bernocchi davanti ai doni che Francesco I fece alla città
Pizzighettone (Cremona), 3 maggio 2025 – Francesco I e i suoi doni protagonisti di questo lungo ponte iniziato con il primo maggio. La città murata ha visto l’arrivo di molti turisti negli ultimi giorni (almeno 60 il primo maggio), sulle tracce di Francesco I di Valois, il re di Francia che all’indomani della sconfitta nella battaglia di Pavia, il 24 febbraio di 500 anni fa, venne imprigionato a Pizzighettone fino al 18 maggio dello stesso anno. Fino alll’11 maggio nella chiesa di San Bassiano sono esposti i doni del Re, lasciati al parroco di Pizzighettone, monsignor Giangiacomo Cipelli. Mercoledì scorso il Paliotto, la Pianeta e il Mantello del re, solitamente custoditi nel Museo diocesano, sono arrivati in San Bassiano, accolti dal Parroco dell’Unita Pastorale don Angelo Storari e dalla curatrice della mostra “I Doni di Francesco I” Rita Bernocchi di Guide Chiese e Monumenti.
La mostra
La mostra è visitabile da tutti con ingresso libero, nei seguenti giorni ed orari: domani e domenica 11 maggio dalle 15 alle 18, mentre negli infrasettimanali, sabati compresi dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18. Oggi, domani, sabato 10 e domenica 11 a intervalli regolari, a partire dalle 15 sono organizzate visite guidate con proiezioni e guide in costume dell’epoca.
Festa francese
“È un modo per tornare a rivederli e ad approfondirne la conoscenza. Fanno parte di un ricco patrimonio tessile della monarchia francese e di questo grande patrimonio è rimasto pochissimo” spiega la professoressa Rita Bernocchi, curatrice della mostra. In riva all’Adda, le manifestazioni per commemorare questi 500 anni continueranno fino a settembre. “Ci saranno poi rappresentazioni teatrali lungo il percorso, sarà coinvolta non solo la chiesa, ma anche le mura, la Torre del guado dove Francesco I è rimasto prigioniero, ci sarà un evento gastronomico” continua Bernocchi.
Un’amicizia reale
Francesco I durante la sua solitaria permanenza a Pizzighettone trovò l’amicizia di don Giangiacomo Cipelli, un uomo molto colto. Un’amicizia a cui il re tenne al punto che, una volta ritornato a Parigi volle omaggiare la parrocchiale di Pizzighettone di questi preziosi doni, il Paliotto d’altare, la Pianeta e il Mantello del re. Lo stesso Cipelli venne nominato poi elemosiniere privato. Ma veniamo nel dettagli dei tre doni. Sul Paliotto d’altare ricamato Cristo Crocifisso con ai lati la Vergine e San Giovanni Evangelista, che poggiano i piedi su un delicato prato.
Il paramento sacro
La pianeta è il paramento sacro che viene indossato dal sacerdote durante la messa. È decorata sui due lati da cinque composizioni di soggetto religioso in seta colorata. Vi sono raffigurati in prevalenza dei santi martiri, che hanno dato la vita seguendo l’esempio di Cristo, di cui la messa ricorda appunto il sacrificio. Il Mantello originariamente lungo fino ai piedi, apparteneva al guardaroba di Francesco I. Durante tutta la mostra la vigilanza sarà garantita dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Pizzighettone.