DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Truffa da trentamila euro. Dubita e riesce a salvarsi

Cremona, riceve telefonate da finte banca e questura

Cremona, riceve telefonate da finte banca e questura

Cremona, riceve telefonate da finte banca e questura

Bastava ancora poco per perdere 30mila euro, sfilati con l’inganno dal suo conto corrente. Un cremonese nei giorni scorsi si è recato in Questura per segnalare quanto gli era accaduto: una telefonata dalla sua banca, o meglio da quella che sembrava la sua banca, dietro la quale in realtà si nascondeva un truffatore. L’uomo ha reagito nel modo corretto, ha riagganciato, ma poco dopo ha ricevuto un’altra chiamata, questa volta della questura di Cremona, almeno così appariva dal numero. Ma dall’altro capo del telefono c’era sempre lo stesso truffatore. Con qualche sospetto, il cremonese ha deciso di riagganciare e recarsi in questura, per sincerarsi che a chiamare fosse proprio la Polizia: così in via dei Tribunali ha scoperto, con un certo sollievo, che tutto era un tentativo di truffa. Se si fosse fidato di quel numero che compariva sul suo cellulare, probabilmente avrebbe perso i suoi risparmi, sfilati dal proprio conto. Questo tipo di truffa si chiama “spoofing“, è molto insidiosa e la si può ovviare solo prestando molta attenzione. Grazie a tecniche di manipolazione informatica dei dati trasmessi, consistenti nella falsificazione del dato visibile (indirizzo IP, user name, account, numero telefonico, ecc.) si rende irriconoscibile la sorgente, così che l’ignaro malcapitato abbia l’impressione di essere in contatto con la propria banca o la polizia. In genere vengono usati numeri di telefonia fissa. Daniele Rescaglio