PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Abusi sessuali. Altre cinque puntano il dito

Altre cinque denunce di violenza sessuale da parte di presunte vittime. L’appello della Procura dopo l’arresto del 23 maggio...

Altre cinque denunce di violenza sessuale da parte di presunte vittime. L’appello della Procura dopo l’arresto del 23 maggio...

Altre cinque denunce di violenza sessuale da parte di presunte vittime. L’appello della Procura dopo l’arresto del 23 maggio...

Altre cinque denunce di violenza sessuale da parte di presunte vittime. L’appello della Procura dopo l’arresto del 23 maggio che ha mandato ai domiciliari Giovanni Sgroi (nella foto), medico e sindaco di Rivolta d’Adda sospeso dal prefetto col passaggio della nomina al vicesindaco Marianna Patrini, ha sortito gli effetti desiderati. Si sono appunto presentate in cinque a sporgere denuncia e raccontare il loro rapporto con il medico. Così altri cinque casi sono entrati a far parte del fascicolo della procuratrice Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo. Secondo le cinque vittime, gli abusi sarebbero avvenuti durante alcune visite mediche. Giovanni Sgroi tra il 2005 e il 2019 ha lavorato fra gli ospedali di Alzano e Treviglio, nella Bergamasca, ed è per questo che una parte degli atti potrebbe essere trasmessa alla Procura orobica che nel 2013 chiese l’archiviazione di un fascicolo ai danni del medico-sindaco di Rivolta d’Adda.

Dice di non sapere nulla delle nuove denunce l’avvocato Domenico Chindamo, che difende Giovanni Sgroi. "Apprendiamo dai giornalisti di queste denunce di cui non abbiamo alcuna notizia. Neppure il mio assistito sa qualcosa. Spero che venga fatta chiarezza a breve. Posso invece dire che è stato fissato l’incidente probatorio con le quattro persone che hanno denunciato Sgroi. Si terrà il 16 luglio. Quanto all’attenuazione degli arresti domiciliari, prima di presentare l’istanza vorrei sentire che cosa dicono le quattro donne. Quindi il tutto sarà rimandato a dopo gli incidenti probatori di metà luglio. Ripeto, il mio assistito si dice tranquillo".

Pier Giorgio Ruggeri