DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Il violoncello più prezioso. Manutenzione delicata per lo Stauffer di Stradivari

Cremona, la storia dello strumento attraversa i secoli ed è legata a Lisa Cristiani "Alcune crepe sulla tavola armonica tendono periodicamente a cedere".

Cremona, la storia dello strumento attraversa i secoli ed è legata a Lisa Cristiani "Alcune crepe sulla tavola armonica tendono periodicamente a cedere".

Cremona, la storia dello strumento attraversa i secoli ed è legata a Lisa Cristiani "Alcune crepe sulla tavola armonica tendono periodicamente a cedere".

Il prestigioso violoncello Stauffer ex Cristiani, costruito da Stradivari nel 1700, sarà sottoposto a giorni ad un delicato intervento di restauro. Il violoncello, uno dei più importanti strumenti al mondo dal punto di vista liutario, è custodito ed esposto nel Museo del Violino. Si tratta di uno strumento iconico, con una storia che attraversa oltre tre secoli legata, nel nome, a Lisa Cristiani, virtuosa del violoncello morta venticinquenne nel 1853, figura chiave nell’introduzione dell’uso del puntale. Per lei e, si può azzardare, per il suo violoncello, Felix Mendelssohn Bartholdy compose, intorno al 1845, la Romanza senza parole (Lied ohne Worte) in re maggiore, per pianoforte e violoncello, op. 109, pubblicata postuma. Lo strumento è stato poi acquistato dalla Fondazione Stauffer, chiudendo una lunga stagione di acquisizioni di gioielli della liuteria cremonese oggi esposti nella galleria principale del Museo del Violino.

La manutenzione straordinaria cui verrà sottoposto il violoncello era necessaria: "Alcune crepe sulla tavola armonica, già riparate nei secoli scorsi, - spiega Riccardo Angeloni, conservatore del Museo - tendono periodicamente a cedere, richiedendo di volta in volta interventi mai del tutto risolutivi, non sostenibili a lungo termine. Al fine di intervenire in maniera duratura nel tempo, sarà necessario lo smontaggio della tavola armonica, eventualità che permetterà di agire, inoltre, su alcune problematiche conservative che interessano la cassa dello strumento e sono state oggetto di monitoraggio negli scorsi anni. Il progetto interesserà anche l’opacizzazione di alcune zone della vernice, dovuta alla presenza di una cera protettiva alterata, la tastiera e la messa a punto". L’intervento, a cura di Bruce Carlson, supportato da Riccardo Angeloni, sarà occasione di accrescere la conoscenza di questo capolavoro della liuteria cremonese, anche grazie alla collaborazione col Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia e il Musical Acoustic Lab del Politecnico di Milano. Il laboratorio di restauro sarà allestito in una sala del Museo non accessibile al pubblico. "Il restauro è momento di riflessione interdisciplinare – osserva Virginia Villa, direttore generale della Fondazione Museo del Violino - e a Cremona è ormai radicato un intero sistema di professionalità che permette di attuare questa moderna visione della disciplina e operare su un patrimonio unico al mondo rispettando i più alti standard". Al termine dell’intervento lo strumento tornerà a splendere nel Museo del Violino- "La Fondazione Stauffer, - commenta il presidente Alessandro Tantardini - ben conscia del valore culturale che il violoncello rappresenta, ha condiviso, per quanto di sua competenza, l’intervento proposto, grazie al quale lo strumento potrà essere utilizzato, seppure con le dovute cautele, per importanti eventi musicali".