
Durante i controlli estivi della guardia di finanza sul Lago di Como, le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato la...
Durante i controlli estivi della guardia di finanza sul Lago di Como, le infrazioni riscontrate più frequentemente hanno riguardato la mancata conoscenza delle norme di sicurezza che regolano la navigazione interna. Una premessa che è alla base degli incidenti, anche letali, accaduti in questi ultimi mesi. In particolare, durante la stagione estiva, sono state contestate dai militari del Roan irregolarità che riguardano la pericolosità della navigazione sotto costa, oltre alla mancanza dei documenti di bordo, all’assenza dei mezzi di salvataggio previsti dalle normative e obbligatori e all’eccesso di velocità.
Quattro in tutto gli interventi di soccorso, che si aggiungono a quelli delle altre forze dell’ordine impiegate sul Lario a fini preventivi e di pronto intervento. Allo stesso tempo, i militari hanno notato un netto aumento delle irregolarità relative all’esercizio abusivo delle attività commerciali svolte con le unità da diporto: in altre parole, l’utilizzo dei natanti o delle imbarcazioni per usi diversi da quelli a cui sono adibite. In più occasioni, infatti, le vedette della guardia di finanza hanno sanzionato i conduttori di natanti a uso privato, che trasportavano passeggeri a pagamento, senza essere in possesso dell’abilitazione prevista per questa tipologia di servizio, svolto in regime di abusivismo.
Durante i mesi estivi, le unità navali della Stazione navale Lago di Como hanno svolto 109 controlli di polizia lacuale, di cui 50 hanno rilevato irregolarità e hanno comportato la contestazione di sanzioni per un totale di oltre 200mila euro. Sono inoltre stati eseguiti 129 controlli di polizia sulle acque interne, il cui fine è la raccolta di dati ritenuti interessanti per successivi approfondimenti e accertamenti di natura fiscale.
Pa.Pi.