PAOLA PIOPPI
Cronaca

Resort di lusso a Torno: sei associazioni ambientaliste contrarie al progetto

“Gli interventi per realizzare i nuovi edifici – scrivono – sono tali da alterare in modo permanente e irreversibile gli equilibri morfologici e la stabilità del versante”

Torno, la zona dove dovrebbe sorgere il resort

Torno, la zona dove dovrebbe sorgere il resort

Torno, 24 luglio 2025 –  Un unico documento firmato da sei associazioni ambientaliste del territorio comasco, per proporre “Osservazioni fortemente critiche” al progetto del resort di lusso previsto a Torno, in zona villa Pliniana, attualmente oggetto di Vas, Valutazione ambientale strategica.

Circolo Legambiente di Como, assieme a Wwf Lombardia, Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Gruppo Naturalistico della Brianza, La natura W onlus, Associazione Iubilantes odv, La Nostra Valle Aps, partono da una premessa: “Il progetto – dicono - oggi prevede di fatto un aumento planivolumetrico quadruplicato rispetto all’esistente, con la presenza di edifici fino a quattro piani fuori terra”.

L’elenco delle criticità parte da un “elevato rischio sotto il profilo idrogeologico”, in quanto l’edificazione è prevista su un versante ad alta pendenza. “La costruzione di nuovi edifici e di un parcheggio interrato – aggiungono - richiede sbancamenti e movimenti terra di entità tale da alterare in modo permanente e irreversibile gli equilibri morfologici e la stabilità del versante”.

Viene successivamente evidenziato un rischio di instabilità e interferenza con le acque legato alla presenza di una falda superficiale discontinua, e il timore dell’impermeabilizzazione massiccia su un versante ripido.

 “Gestire un simile aumento di deflusso su un versante con pendenze elevate rappresenta un rischio e una sfida enorme”. Inoltre critiche alla distruzione dell’ecosistema e artificializzazione del verde: “Il progetto prevede l’abbattimento di 77 alberi, tra cui esemplari di prima e seconda grandezza. La compensazione prevista con 107 nuovi esemplari è una mera illusione: servono decenni per replicare la funzione ecologica di un albero maturo”. Altre criticità riguardano scarichi fognari, traffico, l’aumento dei consumi energetici, rumore.