
Controlli della polizia in riva al lago
Tremezzina (Como) – Ennesima estate difficile sul lago di Como, dove i turisti sono i benvenuti, un po’ meno le loro auto che mandano in tilt una viabilità a dir poco precaria. Lungo la Statale Regina non si contano code e incidenti, ormai quotidiani, oltre all’insofferenza per il cantiere della Variante della Tremezzina che procede a rilento. Dopo settimane di stop i lavori sono ripresi in primavera, ma l’avanzamento è di pochi metri al giorno e le proteste, oltre che verso il ministero dei Lavori pubblici e in particolare il ministro Matteo Salvini, iniziano a prendere di mira i sindaci del lago. Ne sa qualcosa quello di Tremezzina, Mauro Guerra, contestato dalla minoranza in consiglio comunale nel corso della festa per la Sagra di San Giovanni, la più importante dell’estate sul lago.
“Mi sono battuto, da sindaco e da deputato, e ho lavorato per ottenere progetto e finanziamenti per la variante, anche di fronte a molti che la ritenevano inutile e oggi lamentano giustamente gli inaccettabili ritardi nella sua realizzazione – spiega Guerra –. Da amministratore e, allora, da deputato ho condotto le azioni per lo sblocco della ultradecennale galleria di Valsolda. Ho lavorato per i finanziamenti del primo e secondo lotto delle varianti di Menaggio e per trovare i fondi per completare la Cremia-Dongo. Non lo dico per rivendicare meriti esclusivi, tutt’altro, ma ho sempre fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità con impegno totale nell’interesse del nostro territorio”.
Un impegno che l’ha portato negli anni a lavorare con ministri, sottosegretari, presidenti di Regione, anche di schieramenti diversi. “Ho proposto e mi sono battuto prima per i semafori, poi per i movieri, per l’ordinanza di divieti e limitazioni, per avere più forze dell’ordine per farla rispettare e per fare posti di controllo. Da tempo chiedo un tavolo vero a Roma e interventi del ministro. Ancora oggi l’ho ribadito in un’altra lettera”.
I sindaci però non hanno poteri e competenze sulla strada statale. “Noi continueremo a batterci per proporre, trovare e conquistare risposte adeguate ai problemi delle nostre comunità, pronti e disponibili anche a proteste clamorose senza urgenti segnali e atti concreti di risposta – conclude il sindaco di Tremezzina – ma distinguendo sempre tra competenze, ruoli e responsabilità”.