
Il prefetto di Como Corrado Conforto Galli ha riunito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza a Cantù
Cantù (Como), 1 settembre 2025 – I comaschi sono più sicuri. I reati a Como e provincia infatti risultano in calo. Diminuiscono del 9 per cento i furti in generali, dell’8 i furti in abitazione, del 40 lo spaccio e i fenomeni connessi alla droga, di quasi il 9% tutti i crimini denunciati. A tracciare un bilancio – seppur parziale – è il prefetto della provincia di Como, Corrado Conforto Galli, in occasione della periodica riunione dei componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata in questo caso a Cantù.
Il vertice istituzionale
Al tavolo il questore Marco Calì, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giuseppe Colizzi, il comandante della Finanza lariana colonnello Michele Donega e il sottosegretario al Viminale onorevole Nicola Molteni, accolto dal vicesindaco Valeriano Maspero, dall’assessore alla Sicurezza Maurizio Cattaneo e del comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello. Dall’analisi di dati e statistiche è emerso che a commettere i reati, almeno quelli di cui vengono scoperti i presunti colpevoli, sono gli stranieri: lo è il 55 per cento dei denunciati e il 63 degli arrestati, a fronte di un’incidenza degli stranieri nel Comasco di nemmeno l’8%.
Controlli intensificati
Sono stati quindi intensificati i controlli per verificare chi tra gli extracomunitari ha il permesso di soggiorno e aumentati i rimpatri coatti degli irregolari, ritenuti socialmente pericolosi per i loro precedenti penali e di polizia. Le operazioni col nome in codice Oscar, cioè Operazioni straordinarie di controllo, accompagnamento e rimpatrio verso gli immigrati irregolari hanno portato i poliziotti della Questura di Como a essere terzi a livello nazionale per quanto riguarda gli accompagnamenti coatti alla frontiera. “Un vertice necessario, utile ed estremamente proficuo”, sostiene il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.