ROBERTO CANALI
Cronaca

Rissa e accoltellati a Cantù, allontanata la baby gang che terrorizzava piazza Garibaldi

Devono rispondere della accuse di rissa e tentato omicidio per le coltellate. Intanto i quattro giovanissimi sono stati raggiunti dal provvedimento

Oltre a dover rispondere di fronte all’autorità giudiziaria delle accuse di rissa e tentato omicidio dovranno anche rimanere lontani dal centro di Cantù e i quattro giovanissimi, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, che sabato notte hanno seminato il terrore in piazza Garilbadi.

La decisione è stata presa dal questore di Como, Marco Calì, appena giunto in possesso della dettagliata relazione della Divisione anticrimine della polizia di Como che da giorni è alle prese con la ricostruzione, insieme ai carabinieri della Compagnia di Cantù, di quel che accaduto nella notte a cavallo tra l’1 e il 2 giugno e delle altre malefatte, spesso veri e propri crimini, della baby gang.

Per Reda Tamra, l’unico maggiorenne del gruppo e anche quello considerato tra i più attivi nell’aggressione, è stato preso il provvedimento di Dacur - divieto di accesso alle aree urbane - di tutta la provincia di Como, per la durata di tre anni al termine del quale scatterà l’obbligo di firma. Dovranno stare lontani, in questo caso dal centro di Cantù, anche il diciassettenne (per tre anni) il sedicenne e il quindicenne (per due anni) accusati di aver partecipato all’aggressione.

I carabinieri di Cantù stanno indagando anche sull’assalto al treno 12085 che giovedì sera, attorno alle 22, è stato bloccato alla stazione di Mozzate da un gruppo di ragazzi, poi fuggiti a piedi lungo i binari, che hanno preso di mira il vagone di coda per rubare gli estintori e le cassette del pronto soccorso. In questo caso non ci sono stati feriti, ma danni ingenti al convoglio costretto a fermarsi per oltre 50 minuti.