Enrico Camanzi
Cronaca

Cantù: morto Franco Coppo titolare della Pipa Castello, marchio amato da Bearzot e Pertini

Venerdì il saluto in sede, sabato i funerali a Como. Guidava l’azienda con la moglie Savina, dopo aver raccolto il testimone dal suocero Carlo Scotti. Il saluto dei lavoratori: “La bottega avrà sempre la sua luce”

Franco Coppo nella Bottega Pipa Castello: guidava l'azienda con la moglie Savina

Franco Coppo nella Bottega Pipa Castello: guidava l'azienda con la moglie Savina

Cantù, 17 aprile 2025 – Il mondo dell’imprenditoria comasco in lutto per la scomparsa di Franco Coppo, titolare dell’azienda Pipa Castello. La notizia è stata annunciata con una nota pubblicata sul sito internet dell’azienda, fra i vanti dell’artigianato lombardo.

L’addio

Franco Coppo, si legge nel necrologio, era “un artigiano appassionato, un uomo gentile, capace di parlare di pipe come si parla della vita. Un maestro silenzioso, un signore con la S maiuscola, che ha dedicato ogni gesto alla bellezza del lavoro fatto con il cuore”.

La sua bottega, prosegue la commossa nota, “avrà sempre la sua luce. E noi (i dipendenti e i dirigenti, ndr) non dimenticheremo mai il suono di quella chiave”

Franco Coppo negli anni '80, all'impianto di marchiature delle pipe
Franco Coppo negli anni '80, all'impianto di marchiature delle pipe

Il saluto

I lavoratori dell’azienda e tutta la popolazione di Cantù si preparano a salutare Franco Coppo come merita la sua storia. “Sarà possibile rendere omaggio al signor Franco – riporta ancora il sito – venerdì 18 aprile, dalle 10 alle 18”, nella camera mortuaria allestita “presso la Bottega Pipa Castello, in via Fossano 44, a Cantù”. I funerali, invece, si terranno sabato 19 aprile a Como, dalle ore 14 nella chiesa di San Giorgio, in via Borgovico 136.

Sandro Pertini mentre si accende la pipa (Archivio)
Sandro Pertini mentre si accende la pipa (Archivio)

Il profilo

Franco Coppo era il genero di Carlo Scotti, tabaccaio del Canton Ticino che, a fine anni ‘40, decise di fare il grande salto e aprire un’azienda per la produzione artigianale di pipe, fondando la Pipa Castello (nome scelto per assonanza con termini simili in inglese, francese e tedesco, lingue utilizzate in Svizzera, primo mercato di riferimento della società).

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Quando decise di ritirarsi, Scotti passò la mano alla figlia Savina e al marito Franco Coppo. Da allora, negli anni ‘80, Coppo ha continuato a guidare l’azienda di famiglia, presente sui mercati di tutto il mondo.

Numerosi i fan eccellenti che hanno scelto il marchio Castello per godersi qualche boccata di pipa in relax. Fra loro l’ex commissario tecnico dell’Italia vincitrice del Mondiale nel 1982 Enzo Bearzot, il “Leone delle Fiandre” Fiorenzo Magni, grande ciclista azzurro, il presidente della Repubblica Sandro Pertini e Harold Wilson, primo ministro laburista del Regno Unito negli anni ‘70.

Sandro Pertini ed Enzo Bearzot (con la pipa in bocca) mentre giocano a carte con Franco Causio (coperto) e Dino Zoff sull'aereo che riporta l'Italia mundial del 1982 nel nostro Paese
Sandro Pertini ed Enzo Bearzot (con la pipa in bocca) mentre giocano a carte con Franco Causio (coperto) e Dino Zoff sull'aereo che riporta l'Italia mundial del 1982 nel nostro Paese

Prima dell’appuntamento con il Mondiale, fra l’altro, venne prodotto un modello in tiratura limitata (tre esemplari) marchiato Castello. Una fu tenuta da Coppo, le altre due furono donate a Bearzot e Pertini. E proprio questa è la pipa “masticata” dal capo dello Stato durante la finale vincente con la Germania Ovest, così come riportato dallo stesso Coppo in alcune interviste