
Carabinieri (foto di archivio)
Mariano Comense (Como) – Ha preso di mira e seguito una donna minacciandola con un coltello, pretendendo che gli consegnasse dei soldi, ma il tentativo di rapina è stato sventato dal figlio della vittima, che le è andato incontro, ha preso a schiaffi e disarmato il rapinatore, consegnandolo ai carabinieri di Mariano Comense arrivati pochi istanti dopo. In carcere, con l’accusa di tentata rapina, è finito Rocco Benedetto, 33 anni di Mariano Comense, disoccupato e ben noto ai militari. Sabato sera verso le 20, ha avvicinato una donna di 56 anni di origine romena, che si trovava in via Isonzo vicino al passaggio a livello: agitandole un coltello da cucina davanti alla faccia, minacciandola di morte e insultandola, Benedetto le ha più volte intimato di dargli dei soldi che, a suo dire, gli servivano per andare in ospedale a farsi medicare una ferita al braccio che aveva rimediato poco prima durante una lite, e che ancora sanguinava.
La donna ha cercato di allontanarsi e di lasciarsi alle spalle il rapinatore, che tuttavia continuava a seguirla, minacciandola e arrivando persino a sputare verso di lei. Ma nel frattempo, la vittima ha preso il telefono e ha avvisato il figlio, che abitava poco distante, chiedendogli aiuto. Il ragazzo le è subito andato incontro, disarmando Benedetto nonostante abbia rischiato di essere accoltellato, e colpendolo più volte, soprattutto alle braccia, per fargli mollare il coltello. Nel frattempo è arrivata la pattuglia della Tenenza di Mariano Comense, che si trovava a pochissima distanza: i carabinieri ha subito cercato di calmare Benedetto, che continuava ad agitarsi: nonostante fosse a terra ormai neutralizzato, cercava di divincolarsi per riprendere il coltello, mentre minacciava di morte il ragazzo.
Addosso, oltre al coltello da cucina usato fino a quel momento, i carabinieri gli hanno trovato anche un grosso taglierino. Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Simona De Salvo, Benedetto è stato arrestato in flagranza con l’accusa di tentata rapina aggravata, e portato al Bassone in attesa dell’interrogatorio di convalida. Sarà ora il giudice a valutare se e quando potrà ritornare in libertà, dopo l-interrogatorio di convalida dell’arresto.