
Como, l'incendio nel box del condominio di via Venturino
Como, 28 ottobre 2024 – La notte dell’arresto, aveva negato di essere il responsabile dell’incendio appiccato il 23 marzo in un garage di via Venturino che aveva generato una colonna di fumo denso, infiltrato in una serie di palazzi costringendo all’evacuazione 95 famiglie, con tredici ospedalizzati per intossicazione. Ma ora Aziz El Harda, marocchino di 41 anni, ha deciso di patteggiare.
Assistito dall’avvocato Giuseppe Vernuccio ha trovato con il sostituto procuratore di Como Simona De Salvo un accordo a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Il patteggiamento dovrà ora essere valutato dal giudice, ma intanto questa pena andrà ad aggiungersi ai 12 mesi già rimediati per evasione: dopo un periodo passato in carcere, aveva ottenuto gli arresti domiciliari a casa della sorella, evadendo però il giorno successivo alla scarcerazione, e finendo così nuovamente al Bassone dove si trova ancora oggi.
La notte del rogo, El Harda si era introdotto nel box della compagna e aveva dato fuoco ad alcuni oggetti, lasciando che le fiamme si propagassero e, soprattutto, che generassero quel fumo enorme capace di creare conseguenze devastanti nelle palazzine e nelle abitazioni.
All’improvviso tutti i residenti degli appartamenti superiori si erano svegliati e si erano precipitati in strada, mentre venivano chiamati i soccorsi. Quando i vigili del fuoco avevano spento l’incendio e ricostruito le cause, era emerso che il fuoco era stato appiccato volontariamente. La polizia era quindi arrivata a El Harda, arrestato per incendio doloso aggravato, che inizialmente sosteneva di non avere fatto nulla, salvo poi decidere di patteggiare.