PAOLA PIOPPI
Cronaca

Cantù e Cirimido allarme cemento territori a rischio

Cementificazione e consumo di suolo rimangono ai primi posti nella scala delle preoccupazioni di chi si occupa di tutela...

Cementificazione e consumo di suolo rimangono ai primi posti nella scala delle preoccupazioni di chi si occupa di tutela dell’ambiente. Nonostante le crescenti dichiarazioni di amministratori ed enti pubblici, votate a garantire l’impegno per la tutela degli spazi urbani e una maggiore attenzione alla presenza del verde, i numeri raccontano una realtà ben diversa. La conferma arriva da Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi, dati alla mano: "Monza e Brianza – dice – è la provincia più cementificata di Lombardia e d’Italia, con Comune, come Lissone, dove il consumo di suolo raggiunge quota 70 per cento. Alcune zone della Bassa Comasca, mostrano indici molto vicini, con valori di almeno il 50 per cento". Ad aggravare il rapporto tra suolo edificato e spazi verdi, in entrambi i casi, concorrono le grandi opere viabilistiche: "A Monza c’è la Pedemontana, con tutte le opere connesse – prosegue Fumagalli – da noi abbiamo la Canturina Bis, il cui impatto crea forte preoccupazione".

Secondo gli ultimi dati del Sistema Nazionale Protezione Ambiente Ispra, relativi all’analisi del 2023, Cantù e Cirimido sono i Comuni che hanno più cementificato, con 3,29 ettari cementificati. "È come dire – commenta Fumagalli – che sono sparite porzioni di terreno naturale pari a quasi cinque campi di calcio di serie A". Nella classifica provinciale, dopo Cantù e Cirimido, seguono Cucciago, Cadorago, Carimate e Vertemate con Minoprio, che hanno superato i 2 ettari nel solo 2023. Seguono poi Mariano Comense, Carugo e Carbonate che hanno cementificato per oltre un ettaro ciascuno. La questione non migliora se ci spostiamo sul lago, zona dove la delicatezza dal punto di vista idrogeologico, non ha impedito continue edificazioni, anche all’interno di ex alvei di fiumi. "Blevio, Cernobbio e Laglio – dice Fumagalli – stanno pagando le conseguenze delle edificazioni realizzate su un territorio instabile, basta vedere quello che è accaduto durante le ultime ondate di maltempo".

Pa.Pi.