ROBERTO CANALI
Cronaca

Cantù, il Comune perde la battaglia legale contro il centro islamico: amministrazione costretta a pagare le spese

Il Consiglio di Stato respinge gli appelli del Comune di Cantù contro l'associazione Assalam: l'amministrazione dovrà riesaminare la richiesta per l'uso dell'immobile anche a fini religiosi

03-12-2022 CANTU’ COMO CORTEO ISLAMICI E ASSOCIAZIONI VARIE CONTRO LA CHIUSURA DEL CENTRO ISLAMICO ASSALAM QUI LA PREGHIERA NEL CENTRO PRIMA DEL CORTEO ANSA/FABRIZIO CUSA

03-12-2022 CANTU’ COMO CORTEO ISLAMICI E ASSOCIAZIONI VARIE CONTRO LA CHIUSURA DEL CENTRO ISLAMICO ASSALAM QUI LA PREGHIERA NEL CENTRO PRIMA DEL CORTEO ANSA/FABRIZIO CUSA

CANTÙ – Il Consiglio di Stato ha depositato le sentenze con le quali ha respinto gli appelli promossi dall’amministrazione comunale contro l’associazione Assalam che rivendicava la possibilità di utilizzare l’immobile di sua proprietà in via Milano, nella zona artigianale della città, anche per pregare.

“Il Comune di Cantù si sofferma unicamente sulla questione relativa alla carenza dei parcheggi richiesti come standard urbanistici per il rilascio del titolo abilitativo – si legge nelle motivazioni – evidenziando che la monetizzazione dei parcheggi è rimessa alla facoltà discrezionale dell’amministrazione”.

Secondo i giudici il provvedimento comunale viziato “per difetto di motivazione anche con riguardo al rigetto della richiesta di monetizzazione dei parcheggi”, sottolineando che la discrezionalità in capo all’Amministrazione in merito all’ipotesi di monetizzazione non può tradursi in arbitrio. Le spese di giudizio, liquidate in euro 7.000 oltre accessori, sono state poste a carico del Comune.

In base alla sentenza l’istruttoria andrà rinnovata e il numero di parcheggi necessari per ottenere il rilascio del permesso di costruire, andrà calcolato in base alla disciplina urbanistica vigente in città. L’amministrazione avrà 30 giorni per riesaminare l’istanza, in caso di inottemperanza procederà il prefetto di Milano nominato commissario ad acta. “Rispetto ma non condivido assolutamente la decisione del Consiglio di Stato - sottolinea il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni della Lega - Ci siamo opposti giuridicamente e politicamente continueremo a farlo con convinzione, senza alcun passo indietro”.