FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Caryl Menghetti assolta per l’omicidio del marito Diego Rota: 25 coltellate in preda a un delirio ossessivo, deve curarsi in una Rems

Martinengo, il delitto a gennaio 2024: la 46enne giudicata incapace di intendere e volere. Dovrà trascorrere 9 anni nella Rems di Castiglione delle Stiviere perché ritenuta socialmente pericolosa. La ricostruzione della notte della tragedia

Caryl Menghetti e Diego Rota: la donna è stata assolta dall'accusa dell'omicidio del marito perché incapace di intendere e volere

Caryl Menghetti e Diego Rota: la donna è stata assolta dall'accusa dell'omicidio del marito perché incapace di intendere e volere

Martinengo (Bergamo) – “Questa storia ha prodotto un dramma famigliare dove ci sono due vittime: Diego Rota, ucciso a coltellate nella casa di Martinengo dalla moglie Caryl, e la loro figlia Emily (che dormiva nella stanza accanto) che non ha più il papà”. La piccola, ora affidata alla zia paterna, non vede la mamma da quella maledetta notte fra il 24 e il 25 gennaio del 2024. Il pm Laura Cocucci nella sua arringa finale ha ripercorso quella notte, quando l'imputata Caryl Menghetti, 46 anni, colpì con 25 fendenti il ​​marito Diego Rota , 55 anni. Poi rimise nel cassetto della cucina il coltello sporco di sangue, privo di manico, ritrovato dai carabinieri sotto il letto di casa.

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Caryl Menghetti e Diego Rota: la donna è stata assolta dall'accusa dell'omicidio del marito perché incapace di intendere e volere

La sentenza

Al momento del fatto l'imputata – presente in aula - come accertato dai periti e dai consulenti di parte, era totalmente incapace di intendere e volere. E per questo è stata assolta , in quanto non punibile. Valutata la pericolosità sociale, la Corte d'assise di Bergamo (presidente Ingrascì, a latere la collega Kildani) ha disposto la misura di sicurezza della permanenza, per un minimo di nove anni, nella Rems di Castiglione delle Stiviere , dove già la 46enne si trova, perché la patologia potrebbe riesplodere. Il pm nella sua conclusione oltre all'assoluzione per l'imputata, aveva chiesto la permanenza nella Rems per 10 anni. Il difensore, avvocato Buongiorno, un periodo inferiore con la possibilità del trasferimento in una comunità psichiatrica, che consente maggiore libertà. Parti civili con gli avvocati Prestipino, Aiello, e Calcagno che si sono associati alla richiesta del pm.

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I tormenti di Caryl

Il malessere che ossessionava Caryl Menghetti era solo nella sua testa, un disturbo psicotico delirante. Aveva paura che qualcuno, compreso il marito, potesse fare del male alla loro bambina di cinque anni. Voleva proteggere tutti i bambini del mondo. L'ossessione dei pedofili. Nel 2020 aveva avuto un attacco simile e venne curata. Non emergono ricadute, fino alla mattina del 24 gennaio quando i deliri hanno ripreso ad affollare la sua mente.

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La notte dell'omicidio

Va all'ospedale di Treviglio , come quattro anni prima. La accompagna il marito. La psichiatra dell'ospedale di Treviglio (indagata per omicidio colposo, fascicolo a parte) sente la collega che ha in cura l'imputata, fissano una visita per il 26 mattina. Troppo tardi. Nel tardo pomeriggio del 24 gennaio l'imputata viene dimessa, fu il marito a volerlo, le vengono prescritti dei farmaci (due pastiglie e delle gocce da assumere come terapia). Le gocce sono state trovate inutilizzate , mentre i genitori della donna avevano raccontato di aver sbriciolato una pastiglia nella pasta con il pesto «ma non è detto che avesse fatto effetto. Alle 23,18 del 24 gennaio, l'imputata, sporca di sangue chiama la sorella e dice “La bambina sta bene”. Più tardi arrivano i carabinieri e scoprono il cadavere del marito.