Como – Un’eredità decisamente sgradita quella lasciata dall’esondazione che un mese fa ha riportato il Lario oltre la soglia di guardia: il cantiere delle paratie ha accumulato un ritardo di oltre un mese e i lavori in piazza Cavour non saranno conclusi prima di febbraio. La conferma è arrivata dal direttore lavori Alessandro Caloisi che ieri ha ricevuto una delegazione composta dagli assessori regionali Massimo Sertori e Alessandro Fermi, il consigliere Sergio Gaddi e il sindaco di Como, Alessandro Rapinese.
“Non ci siamo mai fermati anche quando c’era l’acqua alta - spiega - gli operai hanno lavorato nelle vasche grazie all’impiego delle idrovore, ma l’esondazione ha provocato dei danni e alcune lavorazioni vanno rifatte". Poi ci sono da aggiungere le operazioni di pulizia per rimuovere i detriti, nell’ordine delle tonnellate, trascinati in piazza dalla corrente. "Proprio l’esondazione ha dimostrato che le paratie servono e l’opera funziona - prosegue Caloisi - Nel tratto già concluso l’acqua non è uscita e tutto era sotto controllo, qui invece è uscita e ha invaso metà piazza".
Gli effetti si vedono ancora, il sottosuolo e la falda infatti hanno assorbito l’acqua del lago e a tre settimane dal ritorno alla normalità dalla piazza l’acqua sta tornando al lago. "Abbiamo due idrovore che lavorano giorno e notte per raccogliere l’acqua che arriva dalla falda e riportarla nel lago, in maniera tale da consentire agli operai che lavorano nelle vasche di poter svolgere le loro mansioni in sicurezza. Un mese fa era il contrario, avevano due grandi idrovore impegnate per svuotare l’acqua che arrivava dal lago. Hanno lavorato così tanto che il loro motore si è bruciato e le abbiamo dovute sostituire. Uno dei motivi del ritardo che si è accumulato è anche questo, poi c’è il materiale che era arrivato e abbiamo dovuto rimandare indietro perché con l’area allagata non si poteva utilizzare e non si sapeva dove metterlo". Così da fine anno la consegna del cantiere in piazza Cavour è slittata a febbraio. Ormai però anche a Como, dove di solito quando si parla di paratie il disincanto prevale sull’ottimismo, si vede la luce fuori dal tunnel. "Lago permettendo contiamo di consegnare l’opera conclusa prima dell’inizio dell’estate". Anche il turismo ringrazia.