Asso, blitz nella caserma liberati tutti gli ostaggi. Morto Doriano Furceri

Alle 5,40 sono entrati in azione i reparti speciali dell'Arma che hanno liberato una donna carabiniere e le famiglie degli altri militari. Il luogotenente trovato morto. Ferito un militare del Gis

Asso, liberata la caserma

Asso, liberata la caserma

Asso (Como), 28 ottobre 2022 - Blitz nella notte del team del Gis ha, con un'unità cinofila d'assalto, nella caserma di Asso dove ieri, nel pomeriggio, il brigadiere Antonio Milia ha sparato al suo comandante e poi si è asserragliato. L'intervento della squadra del corpo speciale dell'Arma è stato deciso alle 5.30 dopo che il negoziato con Milia andato avanti dalle 23 di ieri sera non aveva prodotto risultati. Tutti gli ostaggi sono stati liberati, un militare del Gis è rimasto ferito mentre il luogotenente Doriano Furceri, sposato e con tre figli come si temeva, è stato trovato morto: probabilmente dalle 17.30 di ieri quando è esplosa la follia omicida di Antonio Milia.

Dieci minuti dopo, alle 5,40, l'azione  dei reparti speciali dell'Arma che hanno catturato Milia, padre di tre figlie,  dopo quasi 10 ore di trattative,  e liberato una donna carabiniere che era in una camerata della caserma e le famiglie degli altri militari che comunque non sono mai stati in pericolo.  Il brigadiere, prima di essere avvicinato, alla vista del cane, è riuscito a esplodere un colpo, ferendo in maniera non grave, al ginocchio, un militare del Gis, subito soccorso dai sanitari già presenti sul posto.

Antonio Milia  sarebbe uscito zoppicando prima di essere preso in consegna dai colleghi dell'Arma che lo hanno arrestato con l'e accuse di omicidio e  tentato omicidio e già nelle prossime ore l'uomo verrà interrogato dal pm di turno per cercare di far luce sui motivi della tragedia. 

Prima del blitz, da fuori caserma, infatti si vedeva un corpo a terra.  "L'ho ammazzato", avrebbe urlato il militare secondo alcuni testimoni dopo avere esploso almeno tre colpi di pistola. Per tutta la notte un mediatore ha trattato la resa dell'uomo, che in passato era stato ricoverato in ospedale, e poi posto in convalescenza per diversi mesi, per problemi di disagio psichico. Alla fine la decision e dell'intervento.

 

 

Tre colpi di pistola per uccidere

 Il brigadiere Antonio Milia, che ieri ha ucciso il proprio comandante Doriano Furceri ad Asso, avrebbe freddato il luogotenente sparandogli prima un colpo e poi gli altri due. La tragedia non avrebbe avuto testimoni oculari ma un militare ha sentito prima un colpo, dei lamenti e altri due in rapida successione, poi più nulla. Quando i Gis hanno fatto irruzione nella caserma l'uomo delirava e puntava la pistola contro tutti..

La sparatoria e l'assedio

 

Sono state  state ore di angoscia e di apprensione ad Asso, nel Comasco, dove ieri pomeriggio il luogotenente Doriano Furceri,  è stato colpito dai colpi di pistola esplosi da un brigadiere in servizio nella stessa caserma, Antonio Milia, cinquantenne. L'uomo si è asserragliato poi nella stazione che è stata circondata dai militari e anche dei corpi specia. Almeno tre i colpi esplosi verso il sottufficiale: chi era in caserma in quel momento ha sentito distintamente un colpo, quindi i lamenti del ferito e poi almeno altri due colpi. Il brigadiere si è asserragliato in un locale all'interno dell'edificio, di tipo moderno, costruita una trentina di anni fa, e da quel momento, per nessuno è stato possibile sincerarsi delle condizioni del luogotenente. Intorno alla caserma di Asso sono quindi arrivati i reparti speciali dell'Arma, pronti a intervenire, con giubbotti antiproiettile e la loro strumentazione all'avanguardia .

Il brigadiere e il luogotenente

Del brigadiere, da diversi anni in servizio nel paese del Comasco, si sa che era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'Ospedale sant'Anna di Como, dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, sempre secondo quanto si è saputo, era rientrato in servizio da alcuni giorni ed attualmente era in ferie. Il luogotenente Furceri, invece, era stato trasferito ad Asso nel mese di febbraio, dopo 17 anni trascorsi quale comandante della stazione di Bellano, sul lago di Como ma in provincia di Lecco.

Il trasferimento era stato disposto dopo che il sottufficiale dal mese di dicembre dello scorso anno era stato oggetto di ingiurie e accuse con scritte anonime sui muri del paese. Le scritte denunciavano un presunto intrigo amoroso del comandante con più di una donna sposata, con i rispettivi mariti pronti a passare alle vie di fatto. Un'altra scritta denunciava invece una situazione lavorativa irregolare in capo alla moglie del comandante.

Il comando provinciale di Lecco aveva spiegato che "i fatti che riguardano il comandante della stazione di Bellano sono al vaglio dell'autorità giudiziaria e sono anche oggetto di un'autonoma inchiesta avviata dall'Arma dei carabinieri per stabilire i contorni della vicenda e anche per valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell'attuale incarico o di un eventuale trasferimento altrove, vanno verificati i fatti anche a tutela dell'interessato". In seguito a questo, era poi scattato il trasferimento ad Asso. Le verifiche in queste drammatiche ore puntano a chiarire se i fatti di stasera possano essere messi in relazione con le accuse che determinarono il trasferimento di Furceri. 

I conoscenti di Antonia Milia

 

"E' una persona a postissimo, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere". Lo ha detto Giuseppe, un amico di Antonio Milia, nel piazzale fuori la caserma dei Carabinieri di Asso (Como) dove il brigadiere si e' barricato dopo aver sparato al comandante di stazione, Doriano Furceri. "Un altro suo amico e' riuscito a parlargli al telefono ma Antonio gli ha solo detto che metteva giu perché era agitato", ha aggiunto l'uomo che lavora come autista dell'azienda del trasporto pubblico locale. "Ho provato a chiamarlo anch'io, ma il telefono squilla a vuoto", ha concluso. 

Il dolore dell'Arma

"I tragici accadimenti avvenuti all'interno della Stazione Carabinieri di Asso in provincia di Como addolorano profondamente tutta l'Arma". Lo scrive il Comandante Generale Teo Luzi che "a nome di tutti i Carabinieri, si stringe attorno alla famiglia della vittima, garantendo la massima trasparenza nell'accertamento dei fatti".

Il governatore Fontana

 "Un'altra triste e funesta notizia. È stato trovato morto il comandante dei Carabinieri della caserma di Asso ucciso da un collega a colpi di arma da fuoco. Alla famiglia e ai suoi cari il cordoglio e la più sentita vicinanza della Regione Lombardia e di tutti i lombardi". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver appreso la notizia della morte del comandante della caserma dei Carabinieri di Asso.

Moratti chiede relazione sanitaria

"Due gravi fatti di cronaca hanno sconvolto ieri sera la Lombardia ed il Paese, ad Assago e a Asso.Esprimo dolore e sconcerto per le due vittime, Luis Fernando Ruggieri e il luogotenente Doriano Furceri, e per tutti i feriti, unitamente alla vicinanza alle loro famiglie". Così, la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti questa mattina in una nota. "In attesa che gli inquirenti chiariscano i contorni delle due vicende, ho subito chiesto alla Direzione Generale Welfare di far predisporre due relazioni sugli episodi, con particolare riferimento all'assistenza psichiatrica e di presa in carico degli autori dei delitti", aggiunge Moratti.