Chi è Doriano Furceri, il maresciallo trasferito da Bellano ucciso da un carabiniere

Per 17 anni aveva guidato il comando dell’Arma di Bellano, poi il trasferimento per incompatibilità ambientale. Ieri, giovedì 27 ottobre, il brigadiere Antonio Milia, in servizio nella stessa caserma di Asso, gli ha sparato tre volte: "L'ho ammazzato"

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Bellano (Lecco), 28 ottobre 2022 - Il caso senza colpevoli di Chiara Bariffi, la "ragazza del lago", di trent’anni scomparsa alla fine del novembre 2002 e ritrovata in fondo al lago dentro una Terios inabissata solo il 13 settembre 2005 pare su indicazione di una medium. Oppure, ancora, le operazioni antidroga nei boschi dello spaccio sempre più affollati dell’Alto Lario. E poi quattro cugini, tutti assolti, accusati di aver stuprato in branco una 17enne nel marzo del 2005. O le manette attorno ai polsi di topi di appartamento e di predoni di motori di barche...

In ben diciassette anni di comando alla caserma dei carabinieri di Bellano – punto di riferimento per tutta la zona della sponda orientale del Lario a nord di Lecco – dove era arrivato nel 2004, il luogotenente Doriano Furceri si è occupato di molte questioni, spesso delicate e complesse, come è delicato e spesso ingrato il compito di maresciallo di stazione. Nel febbraio dell’anno scorso era stato però trasferito d’ufficio per incompatibilità ambientale perché “accusato” pubblicamente sui muri del centro storico con scritte a caratteri cubitali tracciate da una mano anonima di insidiare le mogli altrui: "Giù le mani dalle mogli degli altri".  

Il suo nome non era stato scritto, ma il riferimento a lui con l’invito a togliersi "cintura" e "pistola" era parso chiaro a tutti, anche perché preceduto da insistenti chiacchiere di paese. Lui si era sempre difeso, spergiurando che non era vero nulla e anche la moglie aveva preso le sue parti. Ma tanto era bastato ai suoi superiori per metterlo prima in ferie forzate e poi per avviare un’inchiesta interna: "In relazione alla vicenda che ha interessato il comandante della stazione di Bellano, i fatti sono al vaglio della competente autorità giudiziaria - queste le parole del dispaccio diramato dalla Benemerita -. L’Arma dei carabinieri ha immediatamente avviato una autonoma inchiesta per stabilire i contorni della vicenda e valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell’attuale incarico".

Requisiti che evidentemente non sono stati ravvisati, perché nel giro di un paio di mesi, a febbraio 2021 appunto, il maresciallo Doriano Furceri era stato spedito in quello che per tanti veniva considerato una sorta di "confino", ad Asso. Già prima, nel 2010, era stato inoltre denunciato, con un esposto direttamente a Ilda Bocassini – l’ex procuratore aggiunto al Palazzo di giusitizia milanese – di abusi d’ufficio, una querela che poi era stata archiviata.