REDAZIONE BRESCIA

Strage di piazza della Loggia, il tribunale di Brescia: “Il processo andrà avanti”

Una rassicurazione dai vertici del Palazzo di giustizia, dopo i timori su un possibile rallentamento causati dalla richiesta di trasferimento del giudice Roberto Spanò

Esterno del tribunale di Brescia

Esterno del tribunale di Brescia

Brescia, 15 luglio 2025 –  “Il processo relativo alla strage di piazza della Loggia non risentirà alcun danno dal provvedimento di trasferimento interno del dottor Roberto Spanò al settore civile”. È quanto ha assicurato in una nota Cesare Bonamartini, magistrato responsabile per la comunicazione istituzionale del tribunale di Brescia. “La Presidenza del Tribunale - si legge nel comunicato - ha ben presente l'esigenza che tale giudizio sia celebrato con la celerità necessaria per un accadimento che ha drammaticamente segnato la storia della città di Brescia”.

Dovrà essere il giudice Roberto Spanó a dare il proprio assenso all'eventuale applicazione al processo sulla Strage di piazza della Loggia in corso davanti alla Corte d'assise di Brescia e messo in dubbio dopo che lo stesso giudice ha deciso di trasferirsi al tribunale civile per evitare che la moglie Roberta Panico, pm in Procura a Brescia, venisse trasferita in altra sede come da pratica aperta dal Csm.

La coppia da 17 anni lavora nello stesso palazzo di giustizia e mai si è incrociata in aula per un processo. Domani il plenum del Csm dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione della pratica avanzata dalla prima commissione che, chiedendo di chiudere il caso visto il trasferimento al settore civile di Spanó, ha disposto che lo stesso magistrato venga applicato ai “processi penali prossimi alla definizione”.

Non è stato però fissato un perimetro di quali possano essere i processi vicini alla conclusione e il dibattimento sulla strage di piazza della Loggia al momento ha visto sfilare in aula 22 testimoni su 139 e quindi i tempi di conclusione non possono essere certamente brevi e non compatibili con la permanenza del magistrato a Brescia.

Nelle scorse ore Spanó ha inviato una lettera al plenum del Csm per chiedere di riscrivere la motivazione dell'archiviazione proposta dalla prima commissione, cancellando una nota ritenuta irrispettosa e che andrebbe contro la ricostruzione emersa durante l'istruttoria sul l'incompatibilità.