BEATRICE RASPA
Cronaca

Precari nei palazzi di giustizia: "Fondamentali per i processi"

Contribuiscono quotidianamente a oliare la macchina della giustizia per renderla più a misura di cittadino: più rapida, più efficiente,...

Alle 10 davanti al palagiustizia di Brescia si terrà un presidio di protesta e sensibilizzazione

Alle 10 davanti al palagiustizia di Brescia si terrà un presidio di protesta e sensibilizzazione

Contribuiscono quotidianamente a oliare la macchina della giustizia per renderla più a misura di cittadino: più rapida, più efficiente, più efficace. Eppure rischiano il posto, perché sono precari. Sono i funzionari addetti all’ufficio per il processo, collaboratori altamente specializzati - operatori data entry, tecnici di amministrazione, tecnici edili, contabili, tecnici IT - assunti a tempo determinato dal febbraio 2022 grazie ai fondi del PNRR. Il 30 giugno 2026 si troveranno con il contratto scaduto e non si sa che fine faranno. In Italia sono 12mila. Negli uffici giudiziari bresciani circa un centinaio, soprattutto giovani neolaureati. Oggi sciopereranno, aderendo a una protesta promossa a livello nazionale da Funzione pubblica Cgil. Alle 10, davanti al palagiustizia in via Gambara, si terrà un presidio a cui ha già fornito il proprio supporto anche la Giunta esecutiva sezionale di Brescia dell’Associazione nazionale magistrati.

"Questo personale altamente qualificato ha svolto un ruolo fondamentale per l’abbattimento dell’arretrato degli uffici giudicanti del distretto, consentendo di ottenere risultati di assoluto rilievo in termini di miglioramento dei tempi, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio giustizia, sia nel settore civile, sia nel settore penale - ha sottolineato il presidente del GES ANM di Brescia, Andrea Gaboardi - . L’ufficio per il processo all’interno del quale tali lavoratori sono inseriti ha anche comportato l’introduzione di modelli organizzativi inediti che hanno contribuito a rendere più moderno e partecipato l’apparato giudiziario". Di qui, la conclusione: "Sarebbe inaccettabile, tanto più nell’attuale situazione di carenza di risorse e scoperture di organico, che il prezioso lavoro fin qui svolto da tali figure professionali e il know how da loro acquisito venissero dispersi". Beatrice Raspa