Paratico, 18 luglio 2024 – Aggressione a Marco Ferrari e alla moglie Elena, rispettivamente fondatore e presidente dell’associazione Oasi Mamma dell’Amore, associazione con sede a Paratico e succursale a Caorle, località del litorale veneto in cui vengono organizzate vacanze a prezzi calmierati per famiglie ed anziani e, durante l’inverno, sono ospitate famiglie e persone indigenti.
Ferrari sostiene di vedere apparire la Madonna da 30 anni.
La versione di Ferrari
Ieri mattina, secondo quanto raccontato dal “veggente”, attorno alle 9 un uomo italiano, ospite della struttura di Caorle perché indigente, ha dato in escandescenze, senza apparenti motivi. Avrebbe aggredito Ferrari con violenza inaudita, con pugni in testa e in faccia. Subito dopo avere infierito sull’uomo, si è diretto verso la moglie Elena, che è stata presa per un braccio e per il collo, fino a quando alcuni ospiti sono intervenuti aiutando la coppia e portando l’assalitore fuori dalla struttura. Qui è stato tenuto sott’occhio, fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno portato in caserma.

“Questo signore è una persona bisognosa che ci è stato presentata – dice Ferrari – Ci hanno detto che era senza casa e aveva bisogno di alloggio e cibo. Gli abbiamo messo a disposizione una camera che condivideva con un altro ragazzo”.
Il ricovero
Ferrari è molto provato anche perché tutto è accaduto sotto gli occhi della figlia 15enne, reduce da episodi di bullismo. “Noi siamo finiti in ospedale – spiega-Marco – Elena ha ematomi sulle braccia e dolori al collo. Io, che ho pure lividi ovunque, sono stato monitorato 5 ore perché ho un problema cardiologico. Siamo stati dimessi con sei giorni di prognosi. Nostra figlia ha filmato tutto e quindi il fatto è documentato. Il materiale è al vaglio delle forze dell’ordine. Vedremo come procedere. Stamattina ho ricevuto la telefonata da parte del parroco e del sindaco di Caorle, che ringrazio. Ci hanno incoraggiato a continuare la nostra opera in paese”.
Non è la prima volta che qualcuno aggredisce Ferrari. “In Africa hanno tentato di uccidermi con un machete. Ora succede questo – dice – ma dai lividi si guarisce. Quello che è peggio sono le intimidazioni via web che arrivano da altri gruppi di persone”.
La pellicola
Il 26 luglio uscirà un film che parla della sua storia. Sarà presentato a Castione della Presolana. “Sarò presente – sottolinea Ferrari – nessuna intimidazione può fermare la nostra missione”.