BEATRICE RASPA
Cronaca

Padre adescava minorenni . Condannato a undici anni. Perde la potestà genitoriale

Seguiva le ragazzine e le contattava sui social: dodici le parti offese accertate tra i 12 e i 16 anni

Seguiva le ragazzine e le contattava sui social: dodici le parti offese accertate tra i 12 e i 16 anni

Seguiva le ragazzine e le contattava sui social: dodici le parti offese accertate tra i 12 e i 16 anni

Il pm Alessio Bernardi in aula aveva chiesto una condanna a dieci anni. La gup, Federica Brugnara, ha invece usato la mano pesante e gli ha inflitto 11 anni e 4 mesi. Oltre a una serie di pene accessorie, dalla decadenza dalla potestà genitoriale all’interdizione da qualsiasi luogo - e mestiere - che comporti la frequentazione di minorenni. Così si è concluso ieri il processo in abbreviato per il 37enne di Palazzolo che lo scorso agosto era stato arrestato per prostituzione minorile, produzione e detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, ma anche revenge porn, stalking e abusi nei confronti della ex moglie. L’indagine si era inizialmente concentrata sul presunto revenge porn ai danni della ex, la quale nell’ambito di una separazione contrastata aveva accusato il marito di estorsioni sessuali. Stando alla donna l’imputato - un consulente del lavoro che si trova tuttora ai domiciliari ristretti - la minacciava di non riconsegnarle la figlia minore al termine degli incontri prestabiliti. La ricattava, obbligandola a mandargli filmati a luci rosse.

I carabinieri avevano posto sotto sequestro i dispositivi elettronici in uso all’uomo per trovare i riscontri e avevano scoperto uno scenario inquietante, poi sfociato in un secondo filone di inchiesta. Sposato e padre, il 37enne stando alla prospettazione accusatoria adescava minorenni - dodici le parti offese accertate, tra i 12 e i 16 anni, di cui solo una si è costituita parte civile - nei parchi pubblici, all’oratorio, all’uscita da scuola, ma anche in Rete. Seguiva le ragazzine, cercava di carpire il loro nickname che utilizzavano nei vari profili social. Poi le contattava su Instagram con profili falsi - tre quelli riconducibili a lui - e accorciava le distanze avviando uno scambio di foto e video espliciti. In qualche caso ci sarebbero stati pure incontri sessuali in cambio di regali. Le vittime hanno confermato tutte i racconti resi inizialmente, dichiarando di essersi fatte sedurre da un uomo che credevano molto più giovane. La gup ha inflitto all’imputato anche 36mila euro di multa e una provvisionale di 17mila euro. La difesa aveva chiesto l’assoluzione da tutte le accuse fatta eccezione quelle riguardanti la prostituzione minorile.

Beatrice Raspa