BEATRICE RASPA
Cronaca

La verità sulla morte di Samuel Dilas: indagine per omicidio colposo. Oggi le risposte dall’autopsia

L’ala grande 24enne della Virtus Lumezzane stroncata all’ospedale Civile di Brescia Il ragazzo, dimesso dopo una polmonite, è stato ricoverato venerdì in stato d’incoscienza

Samuel Dilas morto a soli 24 anni

Samuel Dilas morto a soli 24 anni

Lumezzane, (Brescia) 17 ottobre 2023 – Sarà l’autopsia , in programma per oggi, a fornire le prime risposte. Ma poi per capire come sia stato possibile che un malore improvviso abbia stroncato il ventiquattrenne cestista Samuel Dilas, un ragazzone di due metri e quattro centimetri atletico e sano, serviranno altri accertamenti. Consulenze. Esami specifici. La Procura di Brescia vuole vederci chiaro nel caso della scomparsa del giovane pivot in forza alla Virtus LuxArm di Lumezzane, squadra di Serie B, stroncato domenica all’ospedale Civile dalla trombosi dopo un ricovero per polmonite. Il pm di turno, Alessio Bernardi, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Ma l’inchiesta con ogni probabilità è destinata a vedere a breve l’iscrizione nel registro degli indagati dei medici del reparto di Pneumologia che per circa due settimane avevano trattato l’ala grande della Virtus.

Nato a Varese ma cresciuto in provincia di Reggio Emilia, a Novellara, Samuel Dilas era infatti stato ricoverato e costretto a fermarsi per una polmonite che l’aveva messo ko. Dimesso nella mattinata di venerdì, tutto sembrava essersi risolto. Invece il giorno stesso, nel tardo pomeriggio, ha accusato un forte dolore a una gamba ed è dovuto tornare in fretta e furia al pronto soccorso, dove ci è arrivato in stato di incoscienza. I medici del reparto di Prima emergenza hanno riscontrato un trombo che in un’escalation rapida e irreversibile si è moltiplicato e diffuso a più organi, cervello compreso. Nemmeno un intervento chirurgico ha potuto salvare il cestista, che non si è più svegliato. Domenica, appunto, è stata dichiarata la morte cerebrale.

Stando agli inquirenti, che hanno già sentito i familiari del ventiquattrenne, sconvolti, Dilas non soffriva di alcuna patologia pregressa. Nulla, quantomeno, che fosse mai emerso durante i controlli medici obbligatori a cui un giocatore di alto livello è periodicamente sottoposto. Ora chi indaga intende accertare che non vi sia stata alcuna sottovalutazione o negligenza da parte del personale del reparto di Pneumologia durante quei dieci-quindici giorni di ricovero. Tanto più alla luce del fatto che tra i parenti di Dilas pare vi fosse una familiarità per eventi trombotici. E proprio la trombosi si è portata via il campione. Anche se la conferma la fornirà solo l’autopsia nelle prossime ore.