
La donna è morta dopo essere finita in un piccolo canaletto a bordo strada
Verolavecchia – Una caduta fatale in un fosso adiacente a una strada di campagna ha causato la morte di una donna di 63 anni, che stava viaggiando su un monopattino lungo via Trento a Verolavecchia, nella bassa bresciana, lungo la strada che porta a Verolanuova.
La signora, attorno alle 14, stava percorrendo la strada che collega Verolavecchia a Verolanuova quando, per ragioni ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo. Forse a causa di una violenta sterzata o di una frenata la donna è finita dritta nel canale di scolo che costeggia la carreggiata.

Nonostante l’acqua avesse una profondità di appena 80 centimetri la donna non è riuscita a risalire, forse per il trauma dell’impatto, forse per il panico o per un malore improvviso. È stata trovata nel canale a faccia in giù, ormai esanime. Chi ha scorto il suo corpo ha chiesto aiuto al numero unico per le emergenze 112, che ha attivato la macchina dei soccorsi e mandato diversi operatori sul posto.
C’erano, oltre alle forze dell’ordine, i vigili del fuoco e il 118. Per la signora non c’è stato nulla da fare. Quando è stata tolta dall’acqua era già morta. Ora sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Verolanuova. Dai primi rilievi, non emergono elementi che facciano pensare a uno scontro con un altro veicolo. Gli investigatori propendono per la pista della caduta autonoma, un incidente provocato forse da una buca, una distrazione o un malore.