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Brescia “capitale delle multe”: la provincia è nella Top 10 d’Italia con 61,5 milioni incassati nel 2024

La provincia lombarda si piazza tra i primi 10 enti italiani per incassi da sanzioni stradali. Con oltre 100 mila euro al giorno, gli automobilisti bresciani subito un salasso quotidiano

Un posto di blocco della polizia locale (foto di repertorio)

Un posto di blocco della polizia locale (foto di repertorio)

Brescia – La Provincia di Brescia si è guadagnata un primato poco invidiabile: con 61,5 milioni di euro incassati nel 2024, si posiziona tra le prime 10 amministrazioni italiane nella classifica delle multe stradali. Un dato che conferma come il territorio bresciano sia tra le “capitali delle sanzioni”, dove ogni giorno vengono riscossi mediamente oltre 100 mila euro dalle tasche di automobilisti e imprese.

La città lombarda si posiziona subito dopo Milano nella classifica regionale delle sanzioni stradali, mentre a livello nazionale in testa alla classifica si conferma Milano, con quasi 205 milioni di euro incamerati grazie alle multe stradali, seguita da Roma con 169 milioni e Firenze con 61,5 milioni.

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Il fenomeno ha raggiunto proporzioni straordinarie, come evidenzia l’analisi del Centro Studi Enti Locali basata su dati del Ministero dell’Economia e dell’Istat: a Brescia incassati 13,4 milioni di euro nel 2024 dal solo comune capoluogo, mentre l’intera provincia ha contribuito con la cifra record di 61,5 milioni.

Il mese più critico si è rivelato dicembre, in particolare dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada. Il codice della strada entra in vigore il 14 dicembre 2024, introducendo sanzioni più severe che hanno immediatamente impattato sui bilanci degli enti locali.

Le nuove normative hanno inasprito notevolmente le penalità: in caso in cui si sia sorpresi con il cellulare al volante, la multa sarà di almeno 250 e fino a 1.000 euro, con sospensione della patente di una settimana, mentre per eccesso di velocità, la sanzione va da 173 a 694 euro tra i 10 km/h e i 40 km/h di superamento dei limiti.

Il fenomeno non riguarda solo le grandi città: anche i piccoli comuni bresciani contribuiscono significativamente agli incassi, trasformando le strade della provincia in una vera e propria miniera d’oro per le casse pubbliche. Un trend che, con l’inasprimento delle sanzioni, è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi mesi, rendendo sempre più oneroso circolare nel territorio bresciano.