
Governare la reindustrializzazione, partendo dall’uso delle aree dismesse. "Per le logistiche ormai gran parte è compiuto, perché già molto...
Governare la reindustrializzazione, partendo dall’uso delle aree dismesse. "Per le logistiche ormai gran parte è compiuto, perché già molto volumi sono atterrati sul territorio – commenta Damiano Di Simine (nella foto), responsabile scientifico Legambiente Lombardia : ma, oltre alle nuove richieste in corso per questi insediamenti, ci sono fenomeni nuovi, come i data center, in fase emergente: chiediamo che, al di là della legge di cui Regione si è dotata lo scorso anno, si faccia soprattutto carico della reindustrializzazione nelle aree dismesse".
La scelta delle aree agricole, in questi anni, da parte degli operatori economici è stata quella più facile, non tanto per questioni economiche quanto per i tempi di realizzazione. "Loro vogliono risparmiare sul tempo, per cui è più rapido realizzare un magazzino in un’area agricola – sottolinea Di Simine –. Bisognerebbe, invece, incentivare l’uso di aree dismesse, contribuendo anche al risanamento di zone inquinante, con percorsi garantiti e tempi certi". Legambiente in questi anni, come anche comitati locali, hanno fatto decine di ricorsi per evitare il consumo di suolo, ma senza l’attivazione di tipo istituzionale non si va da nessuna parte. "Questo è un danno ambientale, ma anche socio-economico: le zone agricole, a differenza di quelle dismesse, non hanno neanche servizi utili ai lavoratori. Quando metti un capannone con 1000 lavoratori in un paesino dove non arrivano neanche i mezzi pubblici, dove vanno i dipendenti a trovare i servizi?". F.P.