
La casa circondariale Nerio Fischione di Brescia ex Canton Mombello ha il doppio dei reclusi rispetto ai posti previsti
Sei giorni di prognosi dopo un pugno alle costole incassato mentre cercava di fermare una rissa in cella, scoppiata fra sei detenuti. È accaduto a uno degli agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale Nerio Fischione di Brescia. A darne notizia, Antonio Moscato della segreteria territoriale UilPa Polizia Penitenziaria. Il detenuto responsabile di aver sferrato il pugno all’agente ha poi tentato il suicidio, ma l’intervento dei poliziotti ha evitato il peggio. "Già ieri (lunedì, ndr) altra rissa, senza conseguenze, fortunatamente per il collega intervenuto. Sembra che all’istituto di Brescia si stiano ripresentando le aggressioni di una volta ai danni dei poliziotti. Conseguenze dovute alle continue assegnazioni di detenuti problematici di altri istituti lombardi", commenta Moscato.
Secondo Pierpaolo Giacovazzo, segretario generale UilPa Polizia Penitenziaria Lombardia, "non si tratta di casi isolati, ma di un fenomeno ormai quotidiano che riguarda l’intero sistema penitenziario lombardo. Le aggressioni al personale continuano a crescere, complici la cronica carenza di organico, l’assenza di strumenti adeguati e la gestione non omogenea dei detenuti con profili comportamentali complessi. Come UilPa ribadiamo la necessità di misure urgenti: più risorse, più formazione, maggiore attenzione politica e istituzionale. Serve un piano straordinario per tutelare chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza dello Stato all’interno delle carceri".
Quanto al caso di Brescia, "adesso l’auspicio – prosegue Giacovazzo – è che l’amministrazione penitenziaria almeno applichi le sue stesse circolari, allontanando il soggetto responsabile dell’aggressione, magari fuori regione, così come ci aspettiamo si faccia sempre in simili occasioni. Solidarietà e auguri di pronta guarigione al collega".
In base all’elaborazione di PoliS-Lombardia su dati del ministero della Giustizia, a maggio di quest’anno erano 8.960 i detenuti delle carceri lombarde, in linea col dato dell’anno precedente (8.962). Le situazioni critiche, con un sovraffollamento superiore al 180%, si riscontrano nelle carceri di Brescia Canton Mombello (dove il numero dei detenuti raggiunge quasi il doppio della capienza, con una percentuale di sovraffollamento del 199,5%), a seguire Bergamo (186,8%), Como (189,8%), Lodi (184,4%) e Varese (184,9%).