
Complessivamente sono stati investiti circa quindici milioni di euro per i due lotti
Taglio del nastro ieri per il secondo lotto della variante sud di Calusco d’Adda, opera finanziata in parte da Regione Lombardia per 1,8 milioni di euro. Ci sono voluti trent’anni, ma alla fine grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale e al sostegno di Provincia e Regione Lombardia, la variante ha aperto al traffico. Un’opera strategica per la viabilità per quanto riguarda la porzione ovest dell’Isola Bergamasca. Complessivamente sono stati investiti circa quindici milioni di euro per i due lotti.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Calusco d’Adda, Michele Pellegrini, l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Cocchi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi, il consigliere regionale Jonathan Lobati, e il consigliere provinciale Matteo Macoli. L’obiettivo dell’opera è quello di sgravare il centro urbano dal traffico di attraversamento e quello pesante, migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Il tracciato si configura come variante alla provinciale 166, in attraversamento dell’abitato: oltre a determinare una diminuzione del traffico che interessa il centro urbano, svolge la funzione di collegamento per gli itinerari di media e lunga distanza e agevola l’accesso alle aree artigianali ed industriali.
La variante è stata realizzata in due lotti: il primo (dalla provinciale alla rotatoria di via Rivalotto) è stato aperto al traffico nel 2020, mentre il secondo (finanziato dal Piano Lombardia) completa il collegamento dalla rotatoria di via Rivalotto alla provinciale 170, con un andamento est-ovest di circa un chilometro. La variante include il completamento della rotatoria di via Rivalotto, una nuova rotatoria sulla provinciale 170 e il tratto stradale di connessione tra le due rotatorie, comprensivo di una galleria artificiale di circa duecento metri. Tunnel che passa sotto l’area residenziale di via Dante Alighieri, con andamento parallelo al confine con Solza. Il secondo lotto ha richiesto un investimento di 9,1 milioni di euro.
Francesco Donadoni