
Una delle modalità di truffa più comune è quella dei finti tecnici o finti carabinieri
Bergamo, 7 agosto 2025 – Smantellata una banda specializzata in furti in abitazione ai danni di anziani, attiva nel Nord Italia. I carabinieri della compagnia di Bergamo, supportati dalle compagnie di Chivasso e Tivoli, hanno concluso una complessa attività investigativa che ha portato all’esecuzione di una misura cautelare in carcere nei confronti di tre uomini, tutti italiani e residenti in provincia di Torino. I tre indagati, sono stati arrestati e portati nel carcere di Rebibbia e in quello di Venaria Reale.
Nove episodi
L'indagine, avviata nell'autunno del 2024 e conclusasi nel mese di aprile scorso, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo ha permesso di ricostruire nove episodi, di cui otto portati a compimento, avvenuti tra ottobre 2024 e febbraio 2025 in varie province del Nord Italia, con particolare concentrazione nei territori di Bergamo, Verona, Lecco e Vicenza.
Finti tecnici e finti carabinieri
Il modus operandi del gruppo, costituito da persone di età compresa tra i 35 e i 42 anni, tutti con precedenti specifici, era ben collaudato: gli indagati si presentavano direttamente alla porta delle vittime, ultra ottantenni, spacciandosi per tecnici del gas, dell’acqua o addirittura appartenenti alle forze di polizia. Per rendere più credibile la messinscena, a volte, utilizzavano anche casacche che riportavano la scritta carabinieri o polizia.
Petardi per simulare fughe di gas
Non solo, per simulare la perdita di gas e creare allarme, la banda utilizzava dei petardi, convincendo così le vittime – in condizioni di fragilità – a farli entrare in casa.
Via con denaro e gioielli
Una volta all’interno, con abili stratagemmi distraevano gli occupanti e si impossessavano di monili in oro e denaro contante, agendo in modo rapido e coordinato. Nel corso dei colpi sono stati asportati monili in oro per un valore di circa 150mila euro e 18mila euro di denaro contante. Per muoversi indisturbati e depistare eventuali controlli, la banda faceva uso di autovetture alle quali venivano applicate di volta in volta targhe clonate.