
Guardia di Finanza in azione
Bergamo, 5 agosto 2025 – Confiscati dalla Guardia di finanza di Milano beni immobili, disponibilita' finanziarie e quote societarie per un valore stimato di oltre 4,5 milioni di euro a un imprenditore residente in provincia di Bergamo già condannato, tra l'altro, nell'ambito di un'inchiesta della Dda su un sistema di presunte bustarelle per oliare l'assegnazione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche il collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa.
Il provvedimento di sequestro, emesso nel novembre 2022 dalla sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano, è diventato definitivo dopo il mancato accoglimento dei ricorsi dell’imprenditore.
Gli accertamenti economico-patrimoniali, su delega della procuratrice aggiunta Bruna Albertini, sono stati condotti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo. E hanno consentito di rilevare una sensibile sproporzione tra i redditi dichiarati dall'imprenditore e il suo tenore di vita, connotato da un patrimonio dal valore assolutamente incompatibile rispetto alle proprie disponibilità lecite, accumulato negli anni grazie agli ingenti proventi derivanti dai gravi delitti commessi. Nel corso delle attività è stato inoltre rilevato come l'uomo avesse strumentalmente utilizzato diverse società per la commissione di reati fiscali, maturando così un forte indebitamento erariale.
In particolare, sono stati sottoposti a confisca 37 unità immobiliari (un complesso immobiliare di pregio adibito a location per eventi, 6 appartamenti,3 box auto, 2 magazzini/locali commerciali e 25 terreni) nelle provincie di Bergamo e Brescia, nonché la totalità delle quote sociali ed il compendio aziendale di una società di persone con sede legale nel bergamasco, per un valore complessivo stimato in oltre 4,5 milioni di euro.