FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Villongo, bimba colpita a morte dall’altalena: indagati sindaco, assessore e tecnici comunali

Sono accusati di omicidio colposo per negligenza e imprudenza. Secondo le consulenze, l’attrazione del parco giochi era ammalorata e vandalizzata

Il parco giochi con l’altalena dove avvenne la tragedia

Il parco giochi con l’altalena dove avvenne la tragedia

Villongo (Bergamo), 5 agosto 2025 – Ritaj Lahmar aveva solo sei anni. Abitava a Credaro con i genitori, mamma Fatima e il papà Nabil, magazziniere, e tre fratellini: due maschietti e una femminuccia. Una bimba vivace e affettuosa, Ritaj, che frequentava la scuola Ada Negri.

Ma la sera del 2 settembre, intorno alle 21.15, la tragedia. Ritaj stava dondolando su un’altalena per disabili e, a seguito di una forte spinta da parte di altri bambini che si trovavano attorno all’altalena, perdeva l’equilibrio e cadeva; a terra la piccola veniva violentemente colpita alla nuca dalla pedana dell’altalena. Un colpo fatale, nel parco giochi di piazza Vittorio Veneto a San Filastro, località di Villongo, sotto gli occhi della mamma.

Quell’altalena, nel parco comunale Don Agostinelli, da quanto emerso dalle indagini e dalle consulenze, era ammalorata e vandalizzata, con diverse crepe e le catene sottostanti - specificatamente deputate a limitare l’oscillazione del gioco - completamente rotte. Il 24 marzo 2022 e il 15 dicembre 2022 all’ufficio tecnico del comune di Villongo, erano arrivate le relazioni (con preventivo di spesa) da parte della società alla quale erano stati affidati gli interventi di messa in sicurezza nei parchi pubblici e che informava che quell’altalena era ammalorata.

Eppure, secondo chi indaga, da parte dei soggetti preposti “non sarebbe stato affidato nessun incarico per eseguire interventi o per rimuovere l’altalena”. Ora, per quella vicenda, la Procura (pm Aloisio) ha indagato cinque persone per omicidio colposo in cooperazione fra loro, per negligenza, imprudenza e imperizia nei ruoli: il sindaco Francesco Micheli, 35 anni, tuttora in carica con poteri di direzione, vigilanza e controllo sull’attività degli assessori e delle strutture gestionali ed esecutive del Comune; l’avvocato Pelillo ha presentato una memoria dettagliata e analitica, con una distinzione tra ruolo politico e amministrativo e chiesto che il suo assistito venga sentito.

Oltre al sindaco, indagato l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Vigani, 66 anni; l’avvocato Cesari ha chiesto che sia sentito in merito, il giorno sarà il 10 settembre e contestualmente presenterà memoria scritta. Poi tre tecnici comunali: S.C., 61 anni; N.P., 59 anni; e A.Z., 60 anni. Parti offese i genitori e i fratelli della bimba deceduta, assistiti dall’avvocato Innovati di Bergamo.