FEDERICO MALVASI
Cronaca

La vacanza, i dolori, lo choc: “Sospetta meningite”. Il piccolo Eric stroncato a due anni

Caprino Bergamasco, la situazione è precipitata mentre era ai Lidi Ferraresi. Da alcuni giorni non stava bene, ma era stato visitato dal pediatra prima di partire. Profilassi per genitori e fratelli in attesa di avere una certezza sulla diagnosi

Un ospedale (foto di archivio)

Un ospedale (foto di archivio)

Una vacanza finita in tragedia e una famiglia che non ha più lacrime. Il cuore di Eric, due anni, figlio minore di una coppia della Bergamasca, si è fermato dopo una corsa disperata all’ospedale di Cona (Ferrara). Sulle cause della morte non c’è ancora certezza, anche se l’ipotesi che circola in queste ore tra i medici è quella della meningite. Per togliere il dubbio, bisognerà attendere l’esito delle analisi colturali, atteso per le prossime ore.

Un passo indietro. Tutto comincia nella giornata di sabato, quando Eric Rossi arriva al Lido di Spina da Caprino Bergamasco (anche se era originario di Cisano Bergamasco) con i genitori e i fratelli di 5 e 8 anni per trascorrere un weekend in riva al mare dei lidi ferraresi. La breve vacanza, però, non parte sotto i migliori auspici. Eric stava infatti male già da prima della partenza. Da qualche giorno aveva sintomi gastrointestinali, per i quali i genitori lo avevano portato dal pediatra.

Il curante, dopo averlo visitato, gli aveva prescritto l’antibiotico. Sulle prime, il farmaco sembra fare effetto. Il piccolo sta meglio e la famiglia decide così di partire per quella vacanza che attendeva da tempo. Arrivano a Spina sabato, alloggiano in un bungalow di un camping. Col passare delle ore, però, quel miglioramento si rivela effimero. Il bimbo ricomincia infatti ad avere problemi e rimane per tutta la durata del soggiorno nel bungalow con la madre. Lunedì, la situazione peggiora ulteriormente e i genitori decidono di portarlo al pronto soccorso.

Il primo passaggio è al vicino ospedale del Delta. Già dai primi accertamenti, i medici capiscono che la situazione è preoccupante. Organizzano quindi tempestivamente un trasferimento all’ospedale Sant’Anna di Cona, struttura più attrezzata e dotata di rianimatori pediatrici. Quando arrivano, la situazione è disperata. Viene trasferito immediatamente in Rianimazione, ma non si riesce a fare molto. Alle 19 i sanitari sono costretti a constatare il decesso.

Ora sono in corso tutte le analisi del caso per risalire alle ragioni del decesso. Come accennato, i sintomi che presentava il bimbo sarebbero compatibili con una meningite (anche se al momento non è chiaro di quale tipologia). Per averne la prova, bisognerà attendere il risultato dei test. Il sospetto che si tratti di quella particolare infezione, ha subito messo in allerta l’ufficio di Igiene pubblica dell’Ausl che ha valutato la situazione. Una volta raccolti gli elementi necessari, l’azienda sanitaria ha disposto la profilassi per la meningite soltanto per i familiari del piccolo e non per gli altri ospiti e il personale del camping.

All’origine della decisione, probabilmente, la pressoché assenza di contatti tra il bimbo e gli altri presenti, essendo lui rimasto sempre chiuso nella casetta. Non è però escluso che l’Ausl possa disporre altri provvedimenti a seconda del quadro che emergerà dalle analisi. Nel frattempo, il corpo del piccolo è rimasto all’ospedale di Cona, in attesa che si decida se sia necessario o meno eseguire l’autopsia.

La meningite è una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi. Può essere di natura batterica o virale. I sintomi principali sono mal di testa, febbre, sensibilità alla luce e rigidità nucale. Tra le forme più letali ci sono quelle causate da meningococco e pneumococco.