
A precipitare a Valbondione il pensionato Carlo Ravasio, 75 anni, di Olginate (Lecco) .
Stava salendo con un gruppo di amici, escursionisti come lui, verso la cima delle Orobie. Durante il percorso Carlo Ravasio (nella foto), 75 anni, residente a Olginate (Lecco), è precipitato dal Pizzo Coca per oltre 50 metri. Un volo nel canalone risultato fatale. La disgrazia è avvenuta prima delle 11 nel territorio di Valbondione. Ad allertare i soccorsi sono stati gli amici del settantacinquenne: poco prima lo avevano visto cadere nel dirupo nella zona del valico della Bocchetta, lungo il percorso che porta alla vetta più alta delle Alpi Orobie. All’origine della tragedia potrebbe esserci stato un malore improvviso mentre l’escursionista era impegnato nel raggiungere la cima.
Dopo aver perso l’equilibrio il pensionato, senza alcun appiglio, è precipitato nel burrone fermandosi nel punto dove poi è stato ritrovato il corpo privo di vita. Una tragica fatalità, che ha colpito un appassionato di montagna durante quella che doveva essere una giornata di puro svago in quota con gli amici.
Ieri le condizioni meteo era buone e questo ha sicuramente invogliato il gruppetto a effettuare l’escursione. Scattato l’allarme, la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’elisoccorso, alzato in volo dalla base di Brescia, e i tecnici del Soccorso Alpino di Valbondione. Per l’uomo però non c’è stato nulla da fare. Gli accertamenti sono stati affidati ai carabinieri della Compagnia di Clusone, che hanno effettuato i rilievi di legge. Escluso il coinvolgimento di terze persone nella tragedia. Il pm di turno Emma Vittorio ha disposto la restituzione della salma ai familiari e il nullaosta alla sepoltura. Non sarà quindi necessaria l’autopsia, confermando che si è trattato di un incidente senza responsabilità di terzi.
Il recupero della salma è stato affidato ai tecnici del Soccorso alpino di Valbondione che hanno operato in condizioni particolarmente difficili, data la natura impervia del territorio. Le squadre specializzate hanno lavorato per ore per raggiungere il punto dov’era precipitata la vittima e mettere in sicurezza l’area prima di procedere al recupero. La salma è stata composta nella camera mortuaria in attesa del trasferimento a Olginate, paese dove Carlo Ravasio abitava, per lo svolgimento dei funerali.