
Funerali nella parrocchiale di Borgo Santa Caterina di Riccardo Claris, morto accoltellato la notte del 4 Maggio in via Ghirardelli
Bergamo, 9 maggio 2025 - Ultimo saluto a Riccardo Claris, il 26enne ucciso sabato notte a coltellate vicino allo stadio di Bergamo dal diciottenne Jacopo De Simone, ora in carcere.
Tantissimi giovani e supporter atalantini con le sciarpe presenti ma al funerale c’erano anche Luca Percassi ad dell’Atalanta bergamasca calcio, accompagnato dal dirigente Andrea Fabris, il Bocia Claudio Galimberti, la sindaca Elena Carnevali e il rettore dell’Università di Bergamo, Sergio Cavalieri.
La bara, coperta da una maglia dell’Atalanta è stata portata in chiesa dagli amici di Riccardo. l giovane era un assiduo frequentatore della Curva Nord da anni e il suo omicidio, benché non riconducibile al tifo organizzato, secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti è maturato proprio a seguito di una lite che aveva sullo sfondo il mondo del calcio.

Due famiglie distrutte
"Siamo di fronte a una, anzi dovremmo dire due famiglie, profondamente ferite sia pure per motivi opposti": lo ha detto il parroco di Borgo Santa Caterina a Bergamo, monsignor Pasquale Pezzoli, oggi durante l'omelia del funerale.
L’omelia
Il sacerdote ha evidenziato che la morte violenta di Claris ha sconvolto l'intera comunità: "Abbiamo una città profondamente toccata e lo dimostra la presenza del sindaco, dei membri del Consiglio comunale e del rettore dell'Università di Bergamo. Una città incredula di fronte a manifestazioni di malessere giovanile e non solo. Ma è una comunità che vuole reagire. La vita di Ricky è stata spezzata mentre stava realizzando i suoi sogni. Grazie a voi ragazzi e giovani che siete qui. Vi aspettavamo perché la nostra comunità è povera senza di voi. Per la famiglia di Jacopo chiediamo a Dio la forza perché possa andare avanti".
Il ricordo

Il calcio era la passione di Riccardo, tanto che in passato aveva giocato nella Gavarnese, i cui colori - verde e arancio - erano presenti sull'altare assieme al nero e al blu dell'Atalanta. Andrea Foresti, il suo ex allenatore, lo ha sottolineato: "Nero come l'eleganza, blu come profondità di mare e cielo. Arancio come energia, la voglia di spaccare il mondo come avevi tu. Il verde della speranza. Ti immagino a veder l'Atalanta ma ora da un'altra prospettiva. E ti immagino sereno, non a cercare vendette, ma a trovare risposte".