Bossetti, morto il padre Giovanni in ospedale a Bergamo

Giovanni Bossetti è morto alle 5 del mattino di Natale nell'ospedale papa Giovanni XXIII a Bergamo. Aveva 73 anni ed era da tempo malato. Il funerale è previsto per martedì 29 dicembre alle 10. Il giorno dopo (26 dicembre) Massimo Bossetti ha chiesto di essere presente al rito

Giovanni Bossetti con la figlia Laura

Giovanni Bossetti con la figlia Laura

Bergamo, 25 dicembre 2015 - E' morto nelle prime ore di Natale Giovanni Bossetti, 73 anni, padre di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello sotto processo a Bergamo con l'accusa di aver ucciso la ginnasta 13enne di Brembate Sopra, Yara Gambirasio. L'uomo, marito di Ester Arzuffi, 68 anni, è spirato intorno alle 5 del mattino nell'ospedale di Bergamo papa Giovanni XXIII. Da tempo era gravemente malato. Il funerale si terrà martedì 29 dicembre alle 10 nella parrocchia di San Vittore Martire a Terno d'Isola il paese dove risiedeva Giovanni Bossetti. Fino a quel momento il corpo resterà nell'hospice del nosocomio orobico. Nell'ultimo periodo Giovanni Bossetti ha vissuto fra la casa di Terno d'Isola e l'ospedale, mentre dalle indagini emergeva che potesse essere solo il padre anagrafico di Massimo Bossetti. Il figlio a sua volta ha sempre creduto che Giovanni fosse suo padre naturale, diversamente da quanto rilevato dalle analisi del dna che avrebbero provato la paternità di Giuseppe Guerinoni, autista di autobus di Gorno morto nel 1999, in seguito a una relazione extraconiugale con la madre di Massimo Bossetti, Ester. Quest'ultima dal canto suo non ha mai smesso di dire al figlio: "Devi essere sicuro che sei figlio mio e dell’uomo che hai sempre avuto vicino".

E' stato don Fausto Resmini, cappellano della casa circondariale di via Gleno a dare la luttuosa notizia a Massimo Bossetti. Considerazioni amare da parte dell'avvocato difensore di Bossetti, Claudio Salvagni (nella foto a destra): "Il dolore si aggiunge al dolore in questo mese. Comprendo il difficile momento di Massimo Bossetti avendo persoBOSSETTI_6523688_101217 anche io il padre a 20 anni. Avrei voluto correre in carcere per dare la notizia a Massimo rinunciando al pranzo di Natale ma mi è stato impedito da una burocrazia cieca, sorda e insensibile. Per me Massimo non merita questo trattamento".

Nell'ultimo mese Massimo Bossetti ha avuto due permessi per visitare il padre Giovanni in ospedale, la cui malattia venne scoperta proprio nei giorni dell'arresto del figlio, il 16 giugno 2014. Il primo incontro in carcere fra i due avvenne il 3 agosto 2014. Capelli candidi, camicia color crema, Giovanni Bossetti camminava appoggiandosi a un bastone. Una volta all’interno della casa circondariale, raggiunse una delle salette del parlatorio su una carrozzina. Davanti al figlio si commosse al figlio, poi vi fu tenerissimo abbraccio fra i due. Per Massimo quello era suo padre.

In una lettera del marzo 2015 Bossetti però accusava la madre di avergli mentito sul suo vero padre, dandogli così la speranza che il suo Dna non fosse quello di Ignoto 1, ma che corrispondesse all'uomo che per 43 anni aveva considerato suo padre. "Tu sapevi e mi hai tenuto all'oscuro di tutto e non mi hai dato nemmeno l'opportunità di poter conoscere il nostro vero padre - nella missiva resa nota dalla trasmissione 'Quarto grado'. Bene, allora ti dico grazie mamma per il fortissimo dolore e rabbia che mi hai procurato.L'ultima speranza che avevo in te al 100% di poter uscire subito, è svanita completamente".  

Con le indagini sul delitto Yara, anche la sorella gemella Laura Letizia ha scoperto di essere nata da quella relazione fuori dal matrimonio, il 28 ottobre 1970. Fabio, terzo figlio di Ester e Giovanni Bossetti, cinque anni più giovane, ha scoperto di non avere fratelli ma fratellastri, uno dei quali accusato di omicidio. La scomparsa del capofamiglia è per i Bossetti un altro duro colpo proprio nel giorno di Natale. Appena il 23 dicembre la Corte d'Assise aveva respinto la richiesta di scarcerazione ai domiciliari per Massimo Bossetti.

(ha collaborato Gabriele Moroni)