FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

L’addio a Riccardo Claris. In alto le sciarpe nerazzurre

La sindaca Carnevali, Percassi dell’Atalanta e il rettore Cavalieri al funerale del ragazzo di 26 anni ucciso con una coltellata a Bergamo.

La sindaca Carnevali, Percassi dell’Atalanta e il rettore Cavalieri al funerale del ragazzo di 26 anni ucciso con una coltellata a Bergamo.

La sindaca Carnevali, Percassi dell’Atalanta e il rettore Cavalieri al funerale del ragazzo di 26 anni ucciso con una coltellata a Bergamo.

A rompere il silenzio il suono delle campane. Il feretro attraversa via Borgo Santa Caterina tra gli amici, tifosi con le sciarpe nerazzurre rivolte al cielo, conoscenti che hanno voluto essere presenti ieri mattina per l’ultimo saluto a Riccardo Claris, 26 anni, ucciso nella notte tra sabato e domenica con una coltellata in via dei Ghirardelli, in città, dopo una discussione per motivi calcistici. Alle 10 in parrocchia non c’è più posto. Gli amici di Riccardo entrano in chiesa con il feretro sulle spalle seguiti dai famigliari del giovane. Sopra c’è la maglia dell’Atalanta. Le telecamere restano fuori, per volere dei famigliari. "Siamo di fronte a una, anzi dovremmo dire due famiglie, profondamente ferite sia pure per motivi opposti", le parole del parroco di Borgo Santa Caterina, monsignor Pasquale Pezzoli, rivolgendosi con il pensiero anche alla famiglia dell’assassino, Jacopo De Simone,18 anni, in carcere a Brescia (con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi).

Monsignor Pezzoli ha voluto ricordare che la morte violenta di Claris, che ha sconvolto l’intera comunità. "Abbiamo una città profondamente toccata e lo dimostra la presenza del sindaco, Elena Carnevali, dei membri del Consiglio comunale e del Rettore dell’università di Bergamo. Una città incredula di fronte a manifestazioni di malessere giovanile e non solo. Ma è una comunità che vuole reagire - ha però aggiunto il parroco -. La vita di Ricky è stata spezzata mentre stava realizzando i suoi sogni. Grazie a voi ragazzi e giovani che siete qui. Vi aspettavamo perché la nostra comunità è povera senza di voi. Per la famiglia di Jacopo chiediamo a Dio la forza perché possa andare avanti", ha aggiunto ancora monsignor Pezzoli. Presenti ai funerali, tra gli altri, la sindaca Elena Carnevali, l’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, il rettore dell’università di Bergamo, Sergio Cavalieri e lo storico capo della Curva nord, Claudio "Bocia" Galimberti. Toccanti le parole dell’ex allenatore di Claris alla Gavarnese, Andrea Foresti che ha ricordato Riccardo citando quattro colori: quelli di Atalanta (nero e blu) e della Gavarnese (verde e arancio): "Nero come l’eleganza, blu come profondità di mare e cielo. Arancio come energia, la voglia di spaccare il mondo come avevi tu. Il verde della speranza" ha ricordato.

"Ti immagino a veder l’Atalanta ma ora da un’altra prospettiva. E ti immagino sereno, non a cercare vendette, ma a trovare risposte" ha concluso. Foresti ha ricordato quando lui e "Ricky" si erano ritrovati a Dublino, lo scorso 22 maggio, giorno dello storico trionfo in Europa League.

"Ti immagino vegliare sul tuo papà, suoi tuoi familiari e sulla nostra Atalanta. Ti immagino discreto e sorridente come sempre. Non in cerca di vendetta, ma di risposte. Quelle vere. Aiuta anche noi a trovarle". Al termine della cerimonia funebre, moltissime sciarpe nerazzurre sono rimaste tese in cielo per l’ultimo saluto, mentre dalla chiesa usciva il feretro con fiori bianchi e la maglia dell’Atalanta. Un immaginario “Ciao Riccardo“, come recita lo striscione comparso negli scorsi giorni fuori dalla Curva nord. Fuori i famigliari del 26enne in lacrime stretti in un abbraccio.