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Si tuffa nel canale vicino all’impianto di Mondine e non riemerge: ragazzo di 24 anni ancora disperso

Il giovane, di nazionalità romena, era insieme ad alcuni amici nei pressi di Moglia, nel Mantovano. Ricerche sospese al tramonto dopo ore di operazioni. Vigili del fuoco e carabinieri sul posto con i sommozzatori

L'impianto idrovoro di Mondine

L'impianto idrovoro di Mondine

Moglia (Mantova) – Sono proseguite fino al tramonto, senza esito, le ricerche di un giovane di 24 anni di nazionalità romena disperso nelle acque del canale di bonifica Parmigiana-Moglia, vicino all’impianto idrovoro di Mondine, in provincia di Mantova. Il ragazzo si è tuffato in acqua per un bagno rinfrescante vista l’alta temperatura, ma non è più riemerso.

L’allarme è scattato alle 17, quando gli amici che erano con lui per una battuta di pesca hanno chiamato i soccorsi, rendendosi conto che il compagno non riaffiorava. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Mantova con una squadra specializzata di sommozzatori proveniente da Bologna e i carabinieri della zona.

Le operazioni di ricerca si sono concentrate nell’area dell’impianto, dove le correnti e la conformazione del fondale rendono particolarmente insidiose le acque del canale. Nonostante l’impiego di mezzi specializzati e personale esperto, le ricerche sono state sospese al calar del sole per poi riprendere sabato mattina.

L’episodio si inserisce in un quadro preoccupante di incidenti simili che caratterizza l’estate lombarda, con giovani che cercano refrigerio nelle acque di canali, fiumi e laghi spesso sottovalutando i rischi connessi a correnti, temperature dell’acqua e conformazione dei fondali.

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Il dramma dell’estate: morti nelle acque lombarde

L’episodio di Moglia rischia di aggiungersi alla tragica conta estiva che vede troppi giovani perdere la vita nelle acque interne lombarde. Il 14 agosto un sedicenne egiziano, si è tuffato nell’Adda tra Merlino e Comazzo, nel Lodigiano: è stato recuperato dai vigili del fuoco e trasportato in elicottero al San Raffaele di Milano, dove è morto il 15 agosto. Le cronache indicano che il corpo era stato individuato dall’elicottero dei vigili del fuoco durante le ricerche; il ragazzo era in compagnia di alcuni amici quando è entrato in acqua per il caldo nonostante i divieti di balneazione lungo il fiume (ma non è chiaro se ne fosse a conoscenza).

Due giorni prima, il 13 agosto, un ventunenne di Albano Sant’Alessandro (Bergamo) è annegato nel fiume Oglio, nel tratto bresciano di Palazzolo sull’Oglio. Si era tuffato con due amici e avrebbe avuto difficoltà a rientrare; i tentativi di soccorso non sono bastati.

Solo tra giugno e luglio in Italia si sono registrati 31 decessi all’interno delle acque di laghi e fiumi del nostro territorio, in media una vittima ogni due giorni, secondo i dati della Società italiana di medicina ambientale.